MODICA - STALKING E INCENDIO, DINAMICA E MOVENTE

di Viviana Sammito
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L’incendio di un’auto a Pozzallo, di proprietà di una venezuelana di 54 anni, ha fatto scattare l’arresto ai domiciliari, di cui già vi avevamo parlato la settimana scorsa, nei confronti di un 61enne pluripregiudicato, imprenditore modicano. La novità è che dopo mesi di attesa gli è stato applicato il braccialetto elettronico. Il rogo appiccato per incendiare l’auto, che poteva coinvolgere le abitazioni dei residenti, è solo la punta di un icerberg alla cui base ci sono atti persecutori, danneggiamenti, e violenza psicologiche reiterate: l’uomo era già destinatario della misura cautelare del divieto di avvicinamento nei luoghi frequentati da un’latra donna del sud america che vive a modica e che lo aveva denunciato più volte, parente della vittima dell’incendio. Le attenzione del 61eenen si erano focalizzate sulla venezuelana di pozzallo colpevole di essere stata un ostacolo per l’uomo che con la prepotenza doveva a tutti i costi avvicinarsi alla nipote 25enne della donna. la ragazza, anche lei venezuelna, lo aveva denunciato ma aveva rimesso la querela a marzo a causa delle continue pressioni e per il timore di subire ulteriori ripercussioni. Il 27 maggio la 54enne, zia della giovane, ha subito l’incensio dell’ingresso di casa e tre giorni dopo l’incendio del mezzo. I carabinieri dunque sono riusicta a ricostruire movente e dinamica: il 61enne è stato incastrato grazie ai sistemi della video sorveglianza che hanno ripreso il passaggio della sua auto a Pozzallo, i carabinieri hanno eseguito un blitz nella sua abitazione senza trovarlo e lo hanno atteso fino al rientro. L’autorià giuidiziaria si è ddetrmrinata ad emetter la misura cautelare restruttiva alla luce degli elementi probatori.

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