CATANIA - STUPRO, CHIESTI 10 ANNI PER MINORENNE

di Katjuscia Carpentieri
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10 anni di carcere è la condanna che chiedono il procuratore dei minori Carla Santocono e dal sostituto Orazio Longo al Tribunale dei Minorenni di Catania nei confronti dell’egiziano accusato di avere violentato una 13enne nei bagni di Villa Bellini a Catania alla fine di gennaio scorso quando si trovava con il suo fidanzato per una passeggiata. L’egiziano è accusato di essere uno dei componenti del branco che ha stuprato la ragazzina.
Nella requisitoria i pm hanno esaminato il quadro accusatorio composto dalle testimonianze delle vittime, sia della ragazzina violentata che del fidanzatino, immobilizzato e picchiato, che non ha potuto difenderla, sentiti con il filtro dell’incidente probatorio, dalla prova scientifica del Dna (il profilo genetico trovato è riferibile all’altro minorenne coinvolto, che sta invece affrontando il rito abbreviato) e dai riscontri investigativi anche su analisi sui social. Il difensore, l’avvocato Gian Marco Gulizia, ha chiesto invece al Tribunale di assolvere l’imputato per “non aver commesso il fatto”. Il processo è stato aggiornato al prossimo 16 dicembre, data in cui i giudici minorili dovrebbero ritirarsi in camera di consiglio per emettere la sentenza.
Sono sette in tutto i ragazzi tutti di origine egiziana che avrebbero infastidito i due fidanzatini, li avrebbero fatti entrare nei bagni con la forza. Due di loro, minorenni, mentre gli altri tenevano fermo il fidanzato, avrebbero abusato più volte della tredicenne che a un certo punto ha trovato la forza di divincolarsi e fuggire raggiungendo via Etnea. Lì è stata soccorsa da alcuni passanti.
I sette indagati, si legge in una nota congiunta delle due Procure, sono “entrati in Italia da minorenni accolti in alcune strutture”.
Tre dei fermati sono stati portati nel carcere di Catania Piazza Lanza e uno è agli arresti domiciliari, mentre i tre minori sono detenuti al Centro precautelare di prima accoglienza di Catania.
intanto lo scorso 25 ottobre era arrivata la prima sentenza che ha condannato a 12 anni e 8 mesi un altro egiziano, sempre componente del branco, che avrebbe stuprato per primo la tredicenne.
La giudice ha anche condannato l’imputato al risarcimento del danno alla ragazzina violentata, che si è costituita assieme ai genitori stabilendo una provvisionale di 50.000 euro e rinviando al procedimento civile per stabilire l’ammontare del danno. Provvisionale di 20.000 euro invece per il risarcimento nei confronti del fidanzatino,

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