PALERMO - TRUFFA BONUS EDILIZI, 7 MISURE CAUTELARI

di Viviana Sammito
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Sono 7 gli indagati raggiunti da misure Cautelari: 4 agli arresti domiciliari e per tre, tra cui un ingegnere, la misura interdittiva del divieto di esercitare attività imprenditoriali e rivestire uffici direttivi di imprese, per 12 mesi.
Sono ritenuti appartenenti a un’associazione per delinquere dedita alla realizzazione di frodi in materia di bonus edilizi e altri 83 soggetti nel fascicolo d’indagine, tra società e tecnici. 19 imprese edili, tutte con sede a Palermo, esecutrici di lavori di ristrutturazione fittizi per oltre 26 milioni di euro hanno beneficiato dei fondi per il bonus facciate, ecobonus e recupero del patrimonio edilizio. L’attività illecita è stata scoperta grazie ad un’indagine avviata dalla guardia di finanza di Palermo. In particolare, l’associazione per delinquere agiva con le società coinvolte nella frode, applicando lo sconto in fattura, emettendo fatture per operazioni inesistenti verso clienti privati per lavori in realtà mai eseguiti, generando il credito d’imposta fittizio, utilizzabile in detrazione o cedibile a terzi; lo stesso veniva ceduto a intermediari finanziari, consentendone un’immediata e consistente monetizzazione; i titolari d’impresa distraevano parte delle somme mediante bonifici su conti correnti personali, prelevamenti di contanti, sottoscrizione di buoni fruttiferi postali, acquisto di oro, criptovalute, beni mobili e immobili. Oltre ai 7 membri dell’associazione, allo stato, risultano indagati altri 83 soggetti, tra amministratori di diritto delle imprese inserite nel circuito illecito e committenti compiacenti, concorrenti nei reati di emissione di fatture per operazioni inesistenti e truffa aggravata.

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