CATANIA - VIOLENZA INAUDITA SU UN BIMBO DI 8 ANNI

di Katjuscia Carpentieri
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Una violenza inaudita commessa tra le mura domestiche ai danni di un bambino di 8 anni rendendogli la vita particolarmente penosa e dolorosa con continue vessazioni psicologiche, fisiche e condotte reiterate. E’ la triste storia che arriva da Catania dove la squadra mobile ha arrestato con braccialetto elettronico una coppia, lui 43enne autotrasportatore catanese ed lei 33enne casalinga entrambi conviventi con un minore figlio della donna che all’epoca dei fatti aveva 8 anni. Martedi scorso su disposizione della Procura di Catania, la Polizia di Stato di Catania, con la collaborazione di quella di Modena, ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa lo scorso dicembre dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti della coppia.
Gli indagati sono ritenuti gravemente indiziati, in concorso tra loro e con differenti profili giuridici, dei reati di maltrattamenti pluriaggravati e, per la sola madre del minore, sia per aver sottoposto il figliolo ad alcune vessazioni, sia per il fatto di non aver impedito la consumazione di analoghe e ancor più gravi condotte da parte del suo convivente
Misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, dunque per i sulla base delle indagini che hanno scoperto gravissimi maltrattamenti ai danni del bambino. Sarebbe emerso che l’uomo, anche in presenza della madre, avrebbe minacciato in numerose occasioni, anche di morte, il piccolo, con espressioni di inaudita violenza, terrorizzandolo, ingiuriandolo, percuotendolo con schiaffi, calci e pugni, sottoponendolo anche a continue mortificazioni, umiliazioni, davanti alla madre, che non faceva nulla per proteggere il figlio. Inoltre, è stato accertato, che il piccolo veniva trascurato anche dal punto di vista sanitario tanto che il pediatra, non l’aveva mai visitato negli ultimi quattro anni. I deu nel frattempo si erano trasferiti nel nord italia dove sono stati rintracciati presso la loro abitazione dalla squadra mobile di Modena mentre per quanto riguarda il minore l’intervento è stato effettuato con il supporto del curatore speciale, e con l’interessamento e la collaborazione della competente Procura per i minorenni, che ha provveduto al successivo collocamento in una struttura appositamente individuata. L’uomo e la donna invece come detto si trovano ai domiciliari con braccialetto elettronico

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