e’ stato chiesto il processo per le 49 persone indagate nell’ambito dell’operazione Athena dei carabinieri della compagnia di Paternò eseguita lo scorso 15 aprile sul clan Marabito legato alla famiglia etnea dei Laudani e presunte infiltrazioni mafiose nella vendita all’asta di terreni e immobili. Il rinvio a giudizio è stato chiesto dalla procura di Catania
I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, turbata libertà degli incanti aggravata dal metodo mafioso e corruzione. Tra gli imputati per cui è chiesto il rinvio a giudizio, per voto di scambio politico mafioso, ci sono anche il sindaco di Paternò, Antonino Naso, eletto con delle liste civiche nel giugno del 2022, un ex consigliere comunale ed ex assessore, Pietro Cirino, e un assessore dell’allora giunta in carica Salvatore Comis, poi dimessosi, accusato di essere l’uomo di fiducia dell’associazione mafiosa. Il reato ai tre è contestato in concorso con due presunti esponenti del clan: Vincenzo Morabito e Natale Benvenga. Secondo l’accusa lo ‘scambio’ sarebbe stato legato a dei voti ottenuti dalla cosca alle Comunali del 2022 in cambio dell’assunzione a tempo determinato di due persone vicine al clan in un’impresa che si occupa di raccolta e smaltimento rifiuti a Paternò. Per questo reato la Procura aveva chiesto l’arresto degli indagati, ma il gip l’ha rigettata. I pm hanno presentato ricorso davanti al Tribunale riesame e oggi si è tenuta l’udienza per la sua trattazione, ma non c’è ancora la decisione.
PATERNO' - VOTO DI SCAMBIO, CHIESTO PROCESSO
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