INFLAZIONE - ISTAT: AD APRILE +2% E SPESA PIU’ CARA

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Non c’è pace per i consumatori italiani che, nonostante la corsa alle offerte, vedono il carrello della spesa svuotarsi sempre di più a causa dei prezzi sempre più alti. Ora lo certifica anche l’ISTAT che, nel mese di aprile che si sta chiudendo, secondo le stime preliminari, ha visto l’inflazione aumentare dello 0,2% su base mensile e del 2% su base annua, rispetto al +1,9% di marzo. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona sono aumentati, da +2,1% a +2,6%, e di conseguenza la crescita tendenziale dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto è rallentata, da +1,9% a +1,6%. L’Istat spiega che tale accelerazione si deve principalmente alla dinamica dei prezzi degli energetici regolamentati (da +27,2% a +32,9%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +1,6% a +4,4%), ma anche all’aumento del ritmo di crescita dei prezzi degli alimentari non lavorati e lavorati. I prezzi degli energetici non regolamentati decelerano, come anche quelli dei tabacchi. L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +1,7% a +2,1%, come quella dei soli beni energetici, da +1,8% a +2,2%. L’unica notizia positiva arriva dai prezzi dei carburanti, che continuano a scendere. Per la benzina siamo al livello più basso da inizio ottobre 2021, se si esclude il periodo settembre-dicembre 2022, caratterizzato dal taglio delle accise. Per il gasolio siamo invece in assoluto al livello più basso dall’8 gennaio 2022. “L’inflazione rialza la testa in Italia – commenta il Codacons, preoccupata delle ripercussioni sulle famiglie, che spenderanno +657 euro annui, e fino a +895 euro se nel nucleo ci sono due figli. “Su tale situazione incombono i rischi legati ai dazi, che se introdotti potrebbero portare ad una nuova fiammata dei prezzi in Italia”, conclude il Codacons. “Non si arresta l’impennata dei prezzi – aggiunge un preoccupato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – che prosegue ininterrottamente dallo scorso settembre, con un’accelerazione quasi triplicata in appena 7 mesi”.

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