COMISO - APPROVATO IL CONTO CONSUNTIVO 2023

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“La Giunta e l’Amministrazione Schembari hanno esitato, grazie al lavoro instancabile degli uffici preposti e alla solida maggioranza d’Aula, il Conto Consuntivo 2023” così l’assessore al bilancio di Comiso, Giuseppe Arezzo, annuncia il risultato raggiunto in consiglio comunale. “Nonostante le rigidità di bilancio che attanagliano tutti gli Enti locali, – commenta – siamo soddisfatti e pronti a tracciare chiare strategie di sostenibilità della spesa, mentre ogni altra linea di finanziamento regionale, statale o europeo rende possibili le attività culturali, di intrattenimento e le grandi opere pubbliche” ha aggiunto. La reale sfida è quella di incentivare i cittadini a contribuire regolarmente alla sostenibilità dei servizi e all’articolazione del funzionamento dell’Ente comune, mediante il pagamento dei tributi locali. Pertanto, una politica tributaria meglio organizzata che contemperi alcune criticità dei diversi nuclei familiari con le esigenze indifferibili della riscossione dovrà costituire la cifra distintiva dell’azione dell’Amministrazione negli anni a venire” ha concluso. Ma l’opposizione attacca e critica. “Con oltre 5,5 milioni di euro di disavanzo e 20 milioni di euro di fatture non pagate, il bilancio consuntivo 2023 approvato dall’Amministrazione Schembari, in forte ritardo rispetto alla scadenza prevista – spiega il capogruppo del Partito Democratico Gigi Bellassai – dimostra il fallimento amministrativo della compagine di destra. Gli indicatori sulla situazione finanziaria sono tutti in forte criticità. Il Comune mostra oltre 83 milioni di euro di residui attivi e ciò dimostra l’incapacità di riscossione dei tributi, come attestato nella relazione dei revisori dei conti. Nonostante Area Riscossioni abbia tartassato i cittadini, la capacità di riscossione nel 2023 rimane appena sotto il 26%, molto basso rispetto alla media regionale. “Con un bilancio che vede irrigidita la spesa, al punto da non poter pagare il carburante dei mezzi, debiti enormi, incapacità di riscossione, urge frenare questo andamento attraverso un bilancio preventivo sobrio e veritiero e con un’attenzione scrupolosa e periodica ai flussi di spesa non produttiva” conclude Bellassai.

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