EUROPEE 2024 - FI PRIMA IN SICILIA, M5S DIMEZZA VOTI

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Anche in Sicilia, purtroppo, il primo partito è quello degli astensionisti. Al netto di questo preoccupante dato, Forza Italia vola, diventando il primo partito nell’isola con il 23,6%% delle preferenze. Gli azzurri fanno sette punti meglio di cinque anni fa quando a guidarli c’era Gianfranco Miccichè e superano di tre punti FdI, che si attesta al 20,18%. I due partiti conquistano il 43% dei voti dei siciliani che si sono recati alle urne, con un’affluenza pari al 38%, la più bassa d’Italia dopo quella della Sardegna. Edy Tamajo, assessore regionale vicino al governatore Renato Schifani, si conferma superstar delle preferenze, con quasi 121mila voti. Meglio di lui, a livello regionale, fa solo Giorgia Meloni, con 177 mila preferenze. Secondo Forza Italia, per la lista scattano due seggi per Bruxelles: non solo quello di Edy Tamajo, ma anche quello di Marco Falcone, che ha toccato quota 100mila. Terza, prima dei non eletti, Caterina Chinnici con più di 93 mila preferenze. Massimo Dell’Utri, il candidato su cui ha fatto confluire i voti la Dc di Totò Cuffaro, si piazza al quarto posto con oltre 65mila preferenze. Terza forza in Sicilia è il M5s col 16%, ma rispetto a cinque anni fa, quando aveva ottenuto il 31,18% delle preferenze, il movimento di Giuseppe Conte perde la metà dei voti. Tiene il Pd al 14%, ma è 4 punti sotto il dato nazionale e 2 punti in meno delle precedenti consultazioni Ue. Nonostante il 7% conquistato nell’Isola, la lista Libertà di Cateno De Luca fallisce l’obiettivo Bruxelles racimolando a livello nazionale appena l’1,5%, molto al di sotto della soglia di sbarramento del 4%. Intorno al 7% si piazza la Lega di Salvini, 13 punti in meno rispetto alle europee del 2019. Sfiora il 5% Alleanza Verdi e Sinistra. Sotto il 4%, quindi fuori dal parlamento europeo, Stati Uniti d’Europa poco sopra il 2%, Pace terra e dignità (1,7%) Azione (1,4%) Alternativa popolare (0,5%). Deludenti le performance di Matteo Renzi e Carlo Calenda, il primo ha ricevuto dai siciliani 11 mila voti, il secondo 6 mila.
Se saranno confermati i primi calcoli sugli otto seggi da assegnare alla circoscrizione Italia insulare, due seggi andranno Forza Italia, due a Fdi uno ciascuno a Pd, Lega, Movimento Cinquestelle e verdi. Tutti siciliani, nonostante i 18 candidati della Sardegna. In Europa dovrebbero dunque andare Edy Tamajo e Marco Falcone per Fi, l’eurodeputato uscente Giuseppe Milazzo e Ruggero Razza, quest’ultimo eletto con la rinuncia di Meloni. Nel Pd l’eletto dovrebbe essere Giuseppe Lupo, con la rinuncia della capolista Schlein. Per la Lega l’uscente Raffaele Stancanelli, nel M5s invece l’eletto dovrebbe essere Giuseppe Antoci.

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