Sta suscitando un vivace dibattito politico a Comiso la notizia delle dimissioni dell’assessore alle finanze, Giuseppe Arezzo. Ad annunciarle è stata il sindaco Maria Rita Schembari, e questa mattina PD e gruppi consiliari di opposizione sono partiti all’attacco. A stupire, più che altro, sono i tempi, visto che, come fa notare il capogruppo del Pd al Consiglio comunale, Gigi Bellassai, “avvengono a ridosso di Ferragosto e subito dopo l’approvazione del bilancio consuntivo 2023 che presenta 5,5 milioni di euro di disavanzo e 20 milioni di fatture da pagare”. La sindaca Schembari ha motivato la decisione dell’assessore dimissionario con “una insostenibile inconciliabilità tra l’incarico stesso, tra i più delicati dell’ente locale, e le molte incombenze e responsabilità della professione privata” e ha poi aggiunto: “rimane il privilegio di aver condiviso questa delicata fase del mio secondo mandato con una persona specchiata moralmente e di modi antichi e gentili, senza passare sotto silenzio che a lui la città e l’amministrazione devono l’aver esitato quattro bilanci: due preventivi e due consuntivi, in un periodo non facile per tutte le amministrazioni comunali”. Dello stesso tenore le parole dei gruppi di maggioranza consiliare (FdI, IdeAzione e Comiso Vera) che dicono di “prendere atto, con rammarico, delle ragioni esposte dall’assessore Arezzo, di natura esclusivamente privata. Rimangono il lavoro svolto, i rapporti umani, caratterizzati da grande correttezza, e l’eccellente capacità di mettere tutti in condizione di capire al meglio una materia tecnica e complessa quale la finanza pubblica”. “Era prevedibile questa defezione” afferma il capogruppo di Coraggio Comiso al consiglio comunale, Salvo Liuzzo. “I continui commissariamenti, i consueti ritardi nella presentazione dei bilanci, i frequenti richiami dei revisori dei conti, il disavanzo certificato dal consuntivo 2023 esitato l’altro giorno e l’enorme massa passiva di fatture insolute, per quanto elementi non riconducibili al suo operato ma ad una gestione generale, per così dire, disinvolta, hanno comportato questa scelta inevitabile. Sarebbe stato ingiusto doversi accollare il fallimento dell’ente quando tutti sappiamo che, al dottore Arezzo, non è possibile attribuire colpe”. Anche Gaetano Scollo, segretario cittadino e consigliere comunale del PD di Comiso, ha parole di stima e apprezzamento per Arezzo “ma le dimissioni – scrive – sono l’ennesima conferma del grave stato delle finanze in cui versa il Comune di Comiso”.
COMISO - FINANZE, LE POLEMICHE POST DIMISSIONI
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