Una Sindaca umiliata e un deputato tracotante il racconto a 24 ore di distanza dalla conferenza stampa di ieri del pd ha questi due protagonisti. Il segretario del Partito Democratico di Modica ha con una nota denuncaito quello che a detta del pd è un atto di usurpazione politica.
Ieri mattina abbiamo visto l’onorevole Abbate, in compagnia di un manipolo di fedelissimi, bivaccare nella stanza del sindaco.
Un gesto di inaudita gravità, che non può passare sotto silenzio o essere liquidato con la formula dello sgarbo istituzionale. È molto di più. È l’ennesimo atto di tracotanza di un signore che, in assenza della prima cittadina, ha deliberatamente usurpato e violato la sede istituzionale, per affermare e dimostrare chi comanda in città. Insieme ai suoi accoliti, ha rumoreggiato e festeggiato i suoi successi sui cocci di quella che fu l’istituzione Sindaco a Modica.
Un gesto con il quale ha voluto umiliare in primo luogo la sindaca, ma soprattutto la città. Se è vero, cosa a cui nessuno crede, che la sindaca stava male, la conferenza doveva essere rinviata: non c’era alcuna urgenza per declamare i successi di Abbate. Di contro, nel momento in cui ha saputo che l’onorevole si era insediato nella sua stanza, la sindaca avrebbe dovuto chiamare la forza pubblica e disporre lo sgombero. Ma non l’ha fatto, perché non ha avuto la forza né lo spessore politico per farlo.
Anzi, pare che abbia detto che è stata lei ad autorizzarlo ad accamparsi nella sua stanza.
Se le cose stessero realmente così, la questione diventerebbe ancora più seria. Vorrebbe dire che la sindaca, oltre a non avere rispetto per se stessa, ha abdicato definitivamente al suo ruolo di rappresentante dei cittadini modicani, delegando il suo predecessore a rappresentarla.
Un comportamento di assoluta debolezza, ma, paradossalmente, speculare a quello di Abbate, perché entrambi conducenti al discredito del ruolo della sindaca. La città e i modicani, che credono ancora nell’Istituzione, non possono accettare supinamente un oltraggio di queste dimensioni.
Durante l’ultima riunione del Consiglio Comunale abbiamo assistito ad una spaccatura verticale della maggioranza consiliare che sostiene il Sindaco Monisteri; una mozione, proposta da una parte dei consiglieri di maggioranza è stata respinta in quanto altri otto consiglieri della stessa maggioranza hanno votato con l’opposizione.
Già in precedenza la maggioranza consiliare aveva manifestato segnali di logoramento: prima l’assenza di ben otto consiglieri e il voto contrario di un consigliere, sempre della maggioranza, avevano caratterizzato la seduta nella quale venivano approvati i bilanci consolidati del 2021 e del 2022 mentre dopo nove consiglieri di maggioranza chiedevano formalmente al Sindaco quali azioni intendesse avviare in merito alla gravissima crisi finanziaria, il cui stato di dissesto era stato certificato qualche giorno prima dal dirigente finanziario del Comune.
La stessa conferenza stampa di oggi, con la sola presenza dell’on. le Abbate e di una parte della Giunta e l’assenza del Sindaco conferma la convinzione di una spaccatura nella maggioranza, atteso che l’evento poteva essere ragionevolmente rinviato in attesa del rientro del Sindaco.
Le divisioni stanno penalizzando la città: a distanza di tre mesi dalla relazione della Corte dei Conti e di oltre un mese dalla attestazione del dissesto del dirigente finanziario non è stata assunta ancora alcuna decisione in ordine alla gravissima crisi finanziaria, con tre bilanci ancora da approvare e per i quali siamo stati commissariati, con i ritardi nei pagamenti arretrati ai fornitori, ai lavoratori delle cooperative e della ex Spm.
Modica, 2 gennaio 2025