SCICLI - PER IL PD MARINO NON HA MAGGIORANZA

Il Sindaco Marino prenda atto di non avere la maggioranza. Lo sostiene il partito democratico che in una nota ripercorre quanto accaduto nell’ultima seduta del 30 ottobre. Come si ricorderà nel corso del nostr tg vi abbiamo raccontato della seduta che ha innescato dopo frizioni in seno alla maggioranza e all’amministrazione. Il caso è sollevato dalla approvazione di un punto all’ordine del giorno che mette in difficoltà la maggioranza. Nel 2011 infatti nel prg sulle zone dalla e2 alla e6 (zone agricole) viene cambiata la distanza minima di edificabilità che da 20 metri è passata a 5. Nel 2014 il provvedimento fu trasferito anche sulla e1. Gli allegati alla delibera non furono modificati ed oggi si chiede al consiglio di prendere atto dell’errore. Per il Pd è una vicenda grottesca si sono operati una serie di rinvii strumentali per evitarne la discussione, il tutto con una gestione agghiacciante delle sedute da parte della Presidente del Consiglio Comunale, la quale ha piegato alle esigenze e problematiche di maggioranza e giunta la gestione delle adunanze. In sintesi, spiega ancora il PD, si chiede al Consiglio di prendere atto del pregresso “errore materiale” adeguando gli allegati a quanto prescritto dal decreto regionale di approvazione.
Per il Pd tanta confusione e due certezze. 1) ancora una volta si rinuncia a fare chiarezza rispetto alle prerogative e ai diritti dei cittadini, paralizzando e rendendo ancor più difficoltoso il lavoro degli uffici preposti e degli operatori tutti del settore; 2) il Sindaco Marino non ha più una maggioranza che lo sostiene in Consiglio Comunale e questo vuol dire che la crisi politica è ormai aperta e sotto gli occhi di tutti.
Alla base della crisi politica in maggioranza anche il mancato rimpasto. I nomi ormai sono noti Timperezna falal e causarano su quest’ultimo d’accordo anche altri esponenti di giunta. Un tema raccontato con una divertente vignetta anche da una pagina satirica su facebook living scicli, che ha raccolto tante adesioni.