Slittano le elezioni amministrative a Vittoria. L’ultima volta si è votato nell’ottobre del 2021, insieme agli altri comuni sciolti per mafia, e ora, per allinearsi, anziché nell’autunno del 2026 si andrà alle urne tra aprile e giugno del 2027. I movimenti, però, sono già iniziati ed è ufficiale la ricandidatura del sindaco Francesco Aiello, che punta al secondo mandato con il sostegno certo del PD. “Siamo sereni – dice Roberta Sallemi, segretario cittadino da tre mesi circa – e concentrati sulla crescita del partito. Il nostro candidato è Aiello, senza alcun dubbio, e puntiamo a rafforzare la coalizione”. Aiello, al momento, è sostenuto oltre che dal PD, da Territorio e dagli eletti nella lista Aiello sindaco. La DC, alla quale hanno aderito, nel marzo scorso, la presidente e la vicepresidente del consiglio comunale, Concetta Fiore e Rosetta Noto, attualmente è fuori dalla giunta, dopo la parentesi di 24 ore dell’assessore Cesare Campailla. “Puntiamo sul sindaco Aiello – continua Sallemi – perchè la sua conoscenza del territorio e la sua competenza politica non hanno eguali nella nostra comunità, è l’unico che può tirar fuori la città dal degrado e dalla paura”. A chi accusa, invece, Aiello di aver fatto ripiombare la città in un clima da anni ’90 Roberta Sallemi risponde che il problema della sicurezza non riguarda solo Vittoria. Basta viaggiare o guardare un tg per rendersi conto che è una piaga sociale comune. “Più politica, meno poltrone, maggiore senso di responsabilità – conclude – le porte sono aperte a chiunque voglia far parte di una coalizione solida e affidabile, ma se si aderisce al progetto poi non ci si deve tirare indietro”. Il riferimento è, in primis ma non solo, al M5S che nei prossimi giorni avvierà un ciclo di incontri prima interno, poi aperto ad associazioni e società civile per iniziare a tastare il terreno. L’obiettivo è quello di creare un campo progressista in cui ogni scelta sia condivisa, ci dice la consigliera comunale Valentina Argentino. “Manca ancora un anno e mezzo alle elezioni, è presto per fare nomi. Quello che auguriamo alla nostra città è l’unità tra i progressisti di sinistra – si legge in una nota sottoscritta dal partito – Questa unione può essere raggiunta solo se si riesce a condividere oltre ad un programma chiaro, un manifesto di moralizzazione della vita pubblica, e le decisioni sulle persone alle quali si chiede di assumere un mandato importante”.
VITTORIA - SI VOTA NEL 2027, PRIMI MOVIMENTI
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