Dopo 8 ore tra votazioni in aula e diverse sospensioni, l’Assemblea regionale siciliana nella notte tra sabato e domenica ha approvato la legge finanziaria con 29 voti a favore e 23 contrari. Tanti i voti mancanti tra le fila della maggioranza, dal Mpa alla Dc, dalla Lega a Noi moderati e Forza Italia. Alla fine, dunque, per il terzo anno di fila, il governo di Renato Schifani ha portato a casa la manovra di stabilità senza ricorrere all’esercizio provvisorio. Il valore totale della manovra è di circa 1,5 miliardi di euro. Tre le norme destinate a fare crescere l’occupazione, per un valore di 221 milioni all’anno per i prossimi tre anni. Prevista l’erogazione di contributi alle imprese che assumono, soprattutto donne o persone di età superiore a 50 anni, con almeno due anni di disoccupazione. Approvati la Super Zes siciliana e il pacchetto da 15 milioni per stimolare gli investimenti delle famiglie sulla casa. Per il settore auto, ok alla riduzione della tassa automobilistica per le nuove immatricolazioni da parte delle imprese con più dieci autovetture nel parco macchine. 10 milioni saranno erogati alla Crias per finanziare con 5 milioni il fondo rotativo per le imprese artigiane e con altri cinque milioni quello per le imprese agricole. Aumentate, per il 2026, le giornate dei lavoratori forestali stagionali e approvata anche la stabilizzazione dei 270 trattoristi dell’Esa. 12 milioni serviranno a contrastare la povertà energetica e 5 milioni per la riqualificazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Soddisfatto il presidente della regione, Renato Schifani, che dice che è “una manovra che guarda a sviluppo, lavoro e sociale” mentre per il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, “questa manovra non contiene alcuna mancetta o maxiemendamento tali da far immaginare chissà quale inciucio”. Esultano gli assessori all’economia, Alessandro Dagnino, e al Territorio e dell’Ambiente, Giusi Savarino per “una manovra frutto di un percorso di concertazione reale con le parti sociali, con imprese ed enti locali” e che dà il via libera al finanziamento di 245 parchi urbani in Sicilia. In casa PD-M5S, Sud chiama nord e Italia Viva i toni sono molto diversi, l’andamento dell’esame della finanziaria rispecchia lo stato confusionale di una maggioranza che ormai arranca senza ossigeno” ed è stata approvata una manovra che non ha alcuna visione. Di buon risultato per i comuni parla l’ANCI mentre sul fronte sindacale si fanno sentire UGL e CISL. Quest’ultimo auspica che “all’inizio del 2026 si proceda con disegni di legge ad hoc in materie cruciali come il welfare e la sanità”, mentre per l’UGL “ora serve abbassare il costo del lavoro”.
ARS - VARATA LA FINANZIARIA, ECCO COSA PREVEDE
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