AMBIENTE - SPIAGGE, L’APPELLO DI LEGAMBIENTE

di Marco Scavino
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Aumenta la frequentazione delle spiagge e molto spesso gli interventi manutentivi seppur regolari compromettono il patrimonio florofaunistico degli arenili siciliani. A mettere in guiardi alegambiente che ha scritto alla regione, alle capitanerie e ai comuni per evidenziare l’importanza degli ambienti costieri e dalle spiagge, con i loro preziosi ecosistemi in cui vivono e si riproducono specie protette e di rilievo naturalistico, quali la Tartaruga marina Caretta caretta, il Fratino Charadrius alexandrinus, il giglio di mare Pancratium maritimum.
“Purtroppo la consapevolezza dell’importanza naturalistica di questi ambienti è ancora poco diffusa – afferma Giulia Casamento, referente regionale Biodiversità di Legambiente – nella maggior parte dei casi, soprattutto nei siti a forte pressione turistica, le spiagge vengono gestite come “substrati” utili solo per la collocazione di strutture turistico-balneari (chioschi, stabilimenti, aree attrezzate, ecc.), aree da spianare e snaturando e danneggiando le aree costiere. Sono particolarmente gravi gli interventi regolarmente realizzati con grossi mezzi meccanici per la cosiddetta “pulizia” delle spiagge, che provocano ingenti danni alle spiagge, alle dune sabbiose (con l’aumento dell’erosione costiera e la perdita di habitat di rilievo naturalistico) e alle specie della fauna che nidificano nelle spiagge”.

Legambiente Sicilia ricorda nella nota le principali norme di tutela delle coste (tra cui la Valutazione di Incidenza Ambientale, spesso disapplicata) e segnala un forte deficit di vigilanza di Polizia marittima ed ambientale.

“Chiediamo – ribadisce Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia – che le Amministrazioni Comunali rispettino le direttive europee e adottino specifici provvedimenti per una più rigorosa protezione delle spiagge e delle specie di interesse naturalistico. In particolare chiediamo che venga introdotto il divieto di pulizia meccanica delle spiagge nei siti della Rete Natura 2000, che le dune costiere vadano sottratte da ogni tipo di intervento e dall’attraversamento dei mezzi motorizzati, e che vengano gestiti correttamente e tutelati gli ammassi spiaggiati di Posidonia oceanica”.

In ultimo, Legambiente Sicilia ribadisce la necessità di aumentare e diffondere le conoscenze sull’importanza naturalistica delle coste, sia attraverso l’emanazione di una specifica circolare che richiami le modalità esecutive, i controlli da effettuare, i divieti e le sanzioni da applicare, sia attraverso l’avvio di una capillare campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta agli utenti.

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