“Le mareggiate sono stata violente, ma ci sono sempre state. Se oggi si contano i danni – è perché qualcosa è cambiato sulla terraferma: è l’uomo che si è avvicinato pericolosamente al mare invadendone lo spazio naturale ed alterando i delicati equilibri che presiedono alla formazione delle spiagge bloccando o deviando il flusso dei detriti con opere nei corsi d’acqua e con moli portuali. Lo afferma Tommaso Castronovo presidente di Legambiente Sicilia che interviene dopo le violente mareggiate avvenute a causa del maltempo dei giorni scorsi. È ora di prendere atto che non si tratta più di “calamità naturali” ma di fragilità permanente del sistema spiaggia che va affrontato in termini di ripristino degli apporti sedimentari. Legambiente Sicilia ritiene indispensabile l’aggiornamento del Piano per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I. Coste) e l’adozione di norme urbanistiche che impediscano l’edificazione o la ricostruzione di opere a ridosso delle spiagge classificate a rischio e pericolosità elevate, la revisione dei progetti in corso per la difesa o la protezione delle spiagge erose per la loro riconduzione alle linee guida emanate dall’ISPRA dal Ministero dell’Ambiente; l’adattamento della fascia costiera alla nuova realtà, con intelligenza e con rispetto per gli elementi naturali. L’associazione ha annunciato che si farà promotrice di un confronto con le autorità regionali competenti.
AMBIENTE - MAREGGIATE, “SERVE AGGIORNAMENTO P.A.I COSTE”
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