E’ necessaria l’apertura di un tavolo nazionale sul “caso Sicilia”. Lo sostiene il presidente di Anci, nonchè sindaco di Napoli, Gaetano Manfred che ha partecipato al convegno Anci a Palermo. il segretario generale di ANCI Sicilia Mario Emanuele Alvano , nella sua relazione, ha presentato il dossier dei 391 comuni siciliani. “I dati che rappresentano la situazione attuale dei comuni siciliani non offrono dubbio alcuno perché sono 179 i Comuni siciliani commissariati per la mancata approvazione dei bilanci di previsione. Va però evidenziato che la dotazione organica si è ridotta del 40% negli ultimi dieci anni e oltre 150 Comuni sono privi di dirigenti e, in molti casi, senza nemmeno la figura del segretario comunale. “La Regione- ha chiarito l’assessore regionale alle autonomie locali Andrea Messina, intervenendo al convegno – ha messo a disposizione le risorse in tempi più celeri possibili. In questo senso abbiamo anticipato l’erogazione di tutte e tre le rate del fondo autonomie ad aprile per dare ai comuni la possibilità di risolvere i problemi di liquidità ed evitargli di ricorrere alle anticipazioni di tassa, con ulteriori aggravi nei costi. “Spesso il dissesto – ha concluso – è dovuto a una cattiva gestione o da un ritardo nel recupero dei crediti, nella riscossione o dell’approvazione dei bilanci: in questi casi secondo me si dovrebbe amministrare in maniera più intelligente e puntuale. Quando un comune va in dissesto chi ne fa le spese è soprattutto il cittadino, perché iniziano a diminuire i servizi. Il presidente dell’Anci nazionale ha già parlato con il ministero dell’Economia definendo questa situazione come il ‘caso Sicilia’. allarme disseto e del mancato arrivo dei fondi delpnrr lo ha lanciato il presidente amneta
ANCI SICILIA - “IL CASO SICILIA” TRA DISSESTO E CARENZE
65