SIGONELLA - MOBILITAZIONE PER LA PACE,LETTERA DEL NO MUOS

di Viviana Sammito
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Mobilitazione in Sicilia per la pace. Sabato mattina, la Cgil regionale, l’Anpi, la comunità Sant’Egidio, Legambiente, Libera, Uisp e Zero Waste regionali terranno un presidio a Sigonella, base americana nell’isola dove il livello d’allerta si è alzato. Parteciperanno anche Federconsumatori, Auser e Sunia regionali, Udu, Udi e l’associazione “Nun si parti”. Nell’appello si legge: “La nostra è terra di pace. Lo dice la storia della Sicilia, che ha messo in campo straordinarie manifestazioni come quella del 1981 a Comiso contro l’istallazione dei missili cruise e come quella del 2022 contro la guerra e per il disarmo. Il sit in per la pace vuole dare un segnale: che il territorio siciliano e italiano, anche se sede di basi militari statunitensi non sia da supporto a operazioni di guerra. Sottolineano i promotori – fermatevi, si riprenda la strada della diplomazia, i conflissi cessino, cessi il genocidio a Gaza, cessi questa escalation che sta producendo morte e distruzione, si vada al disarmo”. In queste ore anche il Pd e m5s hanno fatto sapere che aderiranno al presidio contro la guerra. La Sicilia è una terra di pace e di mediazione, da sempre: le basi sul nostro territorio non vengano utilizzate per spargere odio e morte”, dice il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo. “Non possiamo assistere inerti – afferma il coordinatore siciliano del M5S, Nuccio Di Paola – alla preoccupante escalation delle azioni di guerra, che rischia di seppellire definitivamente la strada della diplomazia per precipitarci in uno scenario a dir poco tragico”. Secondo Ismaele la vardera, parlamentare regionale e leader di Controcorrente, il presidente Schifani deve battere i pugni a Roma per difendere la regione. Secondo il sito specializzato ItaMilRadar, che monitora il traffico aereo militare nel Mediterraneo, nei giorni del 13, 15 e 16 giugno sono state documentate lunghe missioni nello spazio aereo verso Israele, Libano e alla Striscia di Gaza di un velivolo-spia. Sembra essere chiaro – specifica – che la logistica degli attacchi mette al centro Sigonella, trasformando la nostra regione in uno degli obiettivi maggiormente a rischio e l’Iran ha parlato di legittimità nel caso in cui attaccassero le basi americane. È vero Schifani non ha competenze specifiche ma ha tutte le carte in regola per chiedere a Roma che venga rispettato e applicato i il trattato di Parigi che imponeva la demilitarizzazione di Sicilia e Sardegna e chiedere anche conto e ragione al governo Meloni e impedire che gli americani utilizzino la Sicilia per una guerra che noi non vogliamo”, ha concluso La Vardera. Il Comitato No Muos di Niscemi (Caltanissetta) ha inviato al sindaco e al Consiglio Comunale, per esprimere “forte preoccupazione rispetto al crescente rischio di coinvolgimento diretto della città negli scenari di guerra in corso”. Con questo atto formale, il Comitato intende sollecitare una presa di posizione pubblica da parte delle istituzioni locali e ribadire che il silenzio e l’inazione, in un contesto di crescente pericolo, sono inaccettabili.

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