Dopo le dichiarazioni che ho reso agli inquirenti e da una prima lettura dell’atto, che comunque avrò modo di approfondire, registro con soddisfazione che sono state escluse tutte le presunte indebite utilità che avrei percepito a titolo personale”. Lo ha affermato all’agenzia Ansa, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno dopo aver ricevuto dalla Procura di Palermo l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. “Confido con l’integrale accesso agli atti di poter dissipare i dubbi e le perplessità di sorta sulla correttezza istituzionale del mio operato tra ciò che rimane come ipotesi di reato – aggiunge – In ogni caso mi riservo anche sulla contestazione del peculato di fornire tutti i chiarimenti necessari all’effettivo utilizzo previsto dal regolamento”. Diverse le contestazioni che la Procura di Palermo rivolge al presidente dell’Assemblea regionale Siciliana, Gaetano Galvagno, accusato di corruzione e peculato, e a sei altri indagati nell’inchiesta su presunti illeciti nelle elargizioni di fondi pubblici. Secondo quanto riporta l’adnkronos, Il Presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno e la sua ex portavoce Sabrina De Capitani, “indebitamente si facevano promettere e dare da Marcella Cannariato”,presidente della Fondazione Dragotto , “una serie di utilità per se’ e per altri soggetti, in relazione all’esercizio delle proprie funzioni pubblicistiche che sistematicamente sviavano e sottomettevano agli interessi privatistici della Cannariato e degli enti a lei riconducibili”. Secondo i pm, Il Presidente dell’Ars Gaetano Galvagno avrebbe usato per “almeno sessanta volte” la sua auto blu in dotazione per il suo incarico, in maniera impropria in favore di amici e conoscenti. Domani, riporta l’agenzia Ansa, Galvagno sarà ascoltato dai probiviri di Fratelli d’Italia, con lui ci sarà anche Elvira Amata, assessore al turismo in Sicilia, anche lei indagata per corruzione, nella stessa inchiesta.
CORRUZIONE - GALVAGNO: “ESCLUSE LE INDEBITE UTILITA'”
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