Non si placa il dibattito all’interno del Corfilac di Ragusa tra i sindacati FLAI CGIL, UIL FPL e CSA e la presidente Cinzia Caggia. Proprio quest’ultima ha diramato una nuova nota in risposta a quanto dichiarato ieri dalle sigle sindacali che sostengono i 30 dipendenti nella proclamazione dello stato di agitazione a seguito delle difficoltà sorte nelle relazioni sindacali con l’attuale Consiglio Direttivo del CoRFiLaC. I sindacati hanno chiesto di riaprire il confronto sull’applicazione di un nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro ai dipendenti, in sostituzione dell’attuale, ritenuto penalizzante. Il presidente Caggia punta l’attenzione sull’aumento del contributo annuo che eroga la Regione: l’incremento dice è stato deciso dalla ARS e non dai Sindacati ed è, ribadisce, esclusivamente destinato ad un aumento percentuale degli attuali emolumenti, senza alcuna necessaria modifica del contratto aziendale in essere, anche in considerazione della mancanza di un riferimento legislativo (nazionale e regionale) applicabile al CoRFiLaC, come peraltro riconosciuto dagli stessi sindacati nel contratto aziendale sottoscritto. Facendo riferimento al contratto nazionale Caggia nella nota sottolinea che se, ad oggi, questo non si è verificato è dovuto esclusivamente al fatto che i Sindacati si sono occupati di richiedere l’applicazione, in via esclusiva, del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro “Istruzione e Ricerca” che, si ribadisce, non è compatibile con le attività del CoRFiLaC che, da statuto, svolge attività di ricerca applicata mediante attività di supporto alle imprese del settore lattiero-caseario e dell’agroalimentare. Si attende adesso la convocazione prefettizia delle parti , così come richiesto dalle sigle sindacali che hanno inviato una lettera al prefetto di Ragusa Giuseppe Ranieri.
RAGUSA - CORFILAC, NUOVA REPLICA AI SINDACATI
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