ARS - MANOVRA TER, LE REAZIONI

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Pioggia di reazioni dopo l’approvazione della manovra ter all’ARS, ed esultano, ovviamente amministratori e centrodestra. “Abbiamo realizzato l’obiettivo di approvare la manovra in tempi record, garantendo l’interesse dei siciliani nel pieno rispetto delle regole del Parlamento, che hanno consentito al governo Schifani di difendersi dai tentativi ostruzionistici delle opposizioni”. Così l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino. Salvo Geraci, capogruppo della Lega, parla di “Responsabilità e concretezza”. “Per il parlamento regionale – dice – è stata l’ennesima opportunità di destinare risorse a settori importanti per l’economia regionale ed ai Comuni in particolare”. Per i deputati di Mpa-Grande Sicilia è “Una manovra concreta e orientata al territorio, che tiene insieme emergenze, fragilità e sviluppo. Frutto di un lavoro condiviso, al quale il gruppo ha dato un contributo decisivo con proposte ed emendamenti mirati al bene della Sicilia”. Il forzista Marco Intravaia esulta per “una manovra di ampio respiro”. Abbiamo portato a casa un’ottima legge finanziaria – dice – che guarda alle fasce più deboli e alle esigenze dei territori”. L’on. Giorgio Assenza, capogruppo di Fratelli d’Italia, seppur soddisfatto, esprime rammarico “per la bocciatura di 3 articoli dopo l’ennesima e colpevole richiesta del voto segreto da parte delle opposizioni e a causa anche di franchi tiratori all’interno della nostra maggioranza». Come lui la pensa Totò Cuffaro, segretario nazionale della DC, secondo il quale “Se le opposizioni, con lo strumento del voto segreto e con il subdolo accordo di frange della maggioranza, bocciano il sostegno all’editoria e il finanziamento dei laghetti agricoli e ostacolano, sino a bloccarla, la norma che prevede la stabilizzazione dei lavoratori precari dei Consorzi di Bonifica, hanno smarrito il senso della politica”.
Di tutt’altro tenore, ovviamente, i commenti della minoranza. Di “ennesima occasione persa” e di “provvedimento vuoto, senza visione e senza coraggio” parla il PD che ricorda che su quattro articoli il governo è andato sotto con il voto segreto, segno evidente di una coalizione divisa”. “Con la manovra-ter per il M5S va in archivio una delle pagine più buie dell’Ars – afferma il M5S. “Anche con questa mini-finanziaria – continua – il governo ha perso l’occasione per dare le risposte giuste ai siciliani. Discutibili pure le misure messe in campo per le liste d’attesa, che non appaiono sufficienti”.

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