E’ stata depositata oggi alla Corte dei conti una relazione tecnica nell’ambito del contraddittorio avviato con la Deliberazione n. 214/2025, relativa alla gestione del ciclo dei rifiuti, all’economia circolare e alle politiche ambientali regionali. A depositarla le associazioni Legambiente Sicilia, WWF Sicilia, Zero Waste Sicilia e Federconsumatori Sicilia. Le associazioni, hanno messo in evidenza una serie di incongruenze degli atti regionali e commissariali durante la gestione ordinaria ed emergenziale rispetto alla normativa europea, nazionale e regionale in materia di diritto ambientale e ai principi efficienza, economicità, concorrenza e neutralità della pubblica amministrazione. Nella relazione tecnica, riporta la nota, è stato posto l’accento particolarmente sul persistente ritardo e la vaghezza del Piano regionale di gestione dei rifiuti, sulla compressione delle procedure partecipative e l’uso sistematico di commissariamenti e ordinanze straordinarie, che hanno ridotto trasparenza ed efficacia; sulla priorità assegnata a discariche e inceneritori. Posto l’accento anche sul sovradimensionamento della capacità di trattamento degli inceneritori che ingesserebbe lo sviluppo della raccolta differenziata, sull’opacità nella gestione delle risorse pubbliche, con contabilità speciali non chiuse, affidamenti non trasparenti e duplicazioni di spesa. Le associazioni ambientaliste stigmatizzano nella relazione come l’attuale modello siciliano ha prodotto un aumento strutturale dei costi di gestione dei rifiuti, scaricato sui bilanci comunali e sulle tariffe pagate dai cittadini, che risultano stabilmente più alte della media nazionale. Le associazioni chiedono alla Corte dei conti di accertare le responsabilità contabili connesse alla persistente mala gestione del settore; sollecitare misure correttive per riallineare la Sicilia agli obiettivi europei di economia circolare, garantire che le risorse pubbliche siano impiegate in modo efficiente e trasparente. “La Sicilia, conclude la nota, non può permettersi di restare prigioniera di un’emergenza infinita – dichiarano congiuntamente le associazioni – e di sprecare ingenti risorse pubbliche per alimentare un ciclo che appartiene al passato
GESTIONE RIFIUTI - CONSEGNATA RELAZIONE A CORTE DEI CONTI
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