Sarà eseguita lunedì l’autopsia sul corpo di Stefano Gaglio, il magazziniere di 37 anni ucciso dal cognato Giuseppe Cangemi davanti alla farmacia Sacro Cuore di via Oberdan, a Palermo. Oggi la procura ha incaricato i medici legali Manfredi Rubino e Giuseppe Lo Re. Intanto, è stata eseguita la Tac sul corpo della vittima. Il Gip ha stabilito che Cangemi, reo confesso, resterà in carcere. “Presenterò ricorso al tribunale del Riesame, è quanto detto dall’avvocato, Salvino Pantuso dopo che il GIP Lorenzo chiaramonte ha convalidato l’arresto dell’uomo. Il regime carcerario non è compatibile con lo stato di salute del mio assistito ha dichiarato all’ANSA il legale che ha presentato documentazione sui problemi psichiatrici di cui soffre il suo assistito. Sarebbe stato confermato il movente economico come ricostruito dalla Procura. Gaglio avrebbe riferito ai figli di Cangemi che non voleva lasciare loro una casa, ma l’avrebbe donata ai nipoti. Una scelta che avrebbe scatenato liti in casa e tanta tensione. “La reazione di Cangemi alla rivelazione fatta dal cognato ai figli è sproporzionata, ha detto il legale. Per questo chiederò al riesame che venga nominato un perito che valuti queste cose”.
PALERMO - OMICIDIO GAGLIO, LUNEDI’ L’AUTOPSIA
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