Le simulazioni di prenotazione sui siti delle principali compagnie aeree mostrano che, già dai primi di dicembre, le tariffe medie per una singola tratta aerea superano i 300 euro, raggiungendo picchi che possono toccare i 600 euro per le date più vicine al Natale. Una spesa che, per molti, rende impossibile trascorrere le feste in famiglia. “Nulla di nuovo sotto al sole,” dichiara amaro Leonardo La Piana, segretario generale della Cisl Sicilia. “Purtroppo la condizione di insularità continua a essere una zavorra per i siciliani, mentre è sempre più un’opportunità di grande profitto per le compagnie aeree.” La Piana ha espresso apprezzamento per gli sforzi del Governo Regionale volti ad alleviare i disagi, ma ha sottolineato che tali interventi non sono sufficienti: “Occorre una soluzione strutturale che deve essere la piena attuazione della continuità territoriale.” Il sindacato ribadisce l’urgenza di un fronte comune tra governo e parlamentari per attuare questa misura, definita “indispensabile per i siciliani,” e si dichiara pronto a sostenere ogni azione. La Regione Siciliana ha messo in campo delle misure, come l’estensione del Bonus Caro Voli per i residenti in Sicilia. Questo bonus offre un contributo sul prezzo del biglietto aereo che, nel periodo natalizio (dal 7 dicembre al 6 gennaio), può arrivare al 50% del costo per i residenti, con agevolazioni particolari per studenti, disabili e persone con basso reddito. Questo è un tentativo per alleviare il peso dei costi elevati. L’assessorato regionale alle Infrastrutture, guidato da alessandro aricò, non ha ancora attivato le linee del trasporto pubblico locale per collegare l’aeroporto di comiso con le altre province limitrofe e le altre città iblee, nonostante l’avvio della continuità territoarle. le vie di collegamento, soprattutto quella dri agrigento per comiso, è un incubo, come ha denunciato una passeggera arrvata in auto sfiancata dopo ore di viaggio per lo scalo ibleo, a causa delle condizioni precarie delle arterie. A peggiorare il quadro generale della mobilità isolana si aggiunge la critica situazione dei collegamenti marittimi. Federalberghi Isole Eolie ha denunciato il depotenziamento della tratta marittima che collega le Eolie a Napoli. Secondo la denuncia di Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie, la motonave Laurana (con 158 cabine e 272 posti auto) è stata recentemente sostituita dalla ben più piccola Pietro Novelli, dotata di sole 18 cabine e con una capacità di carico ridotta a circa 90 posti auto. “Si tratta di un mezzo del tutto inadeguato,” commenta Del Bono, evidenziando che la nave non offre gli standard di comfort necessari per una navigazione di circa 17 ore, né la capacità di carico o la tenuta del mare adatte alla rotta. Il disagio è aggravato dalla riduzione delle corse invernali da due a una sola alla settimana, in atto ormai da oltre un anno. Situazioni simili, come l’impiego della motonave Nerea lo scorso anno, hanno già creato problemi alla rotta Milazzo-Eolie, dimostrando una persistente carenza nei servizi di trasporto marittimo.
TRASPORTI - CARO PREZZI E MANCATI COLLEGAMENTI
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