Chiedono di ridurre la quota di compartecipazione le mamme degli utenti con disabilità del centro diurno per persone con disabilità a Modica. Rivolgono un appello all’amministrazione sottolineando come la struttura sia un punto di riferimento per i proprio figli da oltre 20 anni, per le attività che propone e per l’importanza che riveste nella quotidianità di ognuno di loro. Dopo l’apertura avvenuta due giorni fa e le polemiche sorte a seguito del pagamento della quota di compartecipazione di 200 euro al mese, l’assessore alle politiche sociali Concetta Spadaro aveva chiarito la necessità del versamento della somma per coprire il servizio affidato alla cooperativa Iride. Oggi ai nostri microfoni le mamme ribadiscono la necessità di ridurre la somma, come anche sottolineato dalla consigliera Rita Floridia che sostiene le famiglie rimarcando come la maggior parte non fosse già a conoscenza dell’importo, la maggior parte sono rimaste sorprese nell’apprendere la cifra prevista, ritenuta da molti come dichiarato eccessiva e non proporzionata.
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MODICA - CENTRO DIURNO, LA RICHIESTA DELLE MAMME
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