SICCITA' - MANUTENZIONE DIGA, A TRAPANI CHIESTI AIUTI

di Viviana Sammito
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La fase acuta dell’emergenza idrica a Trapani è superata ma il Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, ha inviato stamattina una nota urgente alla Protezione Civile Regionale e per conoscenza al Dipartimento Protezione Civile di Trapani, al Presidente ATI Trapani ed al Prefetto di Trapani per chiedere sostegno e azioni concrete per garantire l’acqua potabile in città. Sono stati richiesti due pickup con conduttura idonea per garantire il servizio nelle abitazioni del centro storico e di Trapani Nuova con serbatoi che si trovano al trezo, quarto, quinto piano; Almeno due autobotti medie e due grandi per le grandi utenze (scuole, servizi pubblici, sanitari, ecc.) ed un’autobotte per la stazione di rilancio in zona Piazzale Ilio. “Anche se la fase acuta dell’emergenza è passata – ha spiegato il Sindaco Giacomo Tranchida -, dobbiamo prevenire affinché queste situazioni non si verifichino ancora. L’attuale contributo di 17 litri d’acqua/secondo in favore dei Comuni limitrofi è un limite alla regolare distribuzione in città e qualsiasi problema tecnico, come già successo, potrebbe causare gravi disagi per noi trapanesi. Un’altra diga potrà soddisfare il fabbisogno nel settore dell’agricoltura nella Sicilia centrale: sono stati stanziati 29 milioni per la diga Olivo, nel territorio del Comune di Piazza Armerina dall’assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità guidato da Francesco Colianni. Prenderanno il via nei prossimi giorni i lavori di manutenzione: sono già stati affidati i lavori con l’obiettivo di risolvere le criticità strutturali che da anni ne limitano la piena operatività. Il ripristino della piena capacità operativa del bacino – che potrà nuovamente contenere 13 milioni di metri cubi d’acqua – assicurerà una maggiore disponibilità della risorsa idrica per le esigenze irrigue del comprensorio, con benefici diretti per l’intera filiera agricola del territorio. lavori, affidati al raggruppamento temporaneo d’imprese guidato da Ricciardello Costruzioni S.p.a., prevedono il ripristino del manto bituminoso di impermeabilizzazione, il miglioramento della tenuta idraulica del diaframma in fondazione e l’integrazione dei sistemi di monitoraggio. Il completamento è previsto per marzo 2028. Realizzata tra il 1979 e il 1982, la diga rappresenta un’infrastruttura strategica per il comparto agricolo della Sicilia centrale. Le sue acque potranno irrigare oltre 5.000 ettari di terreno nei territori delle province di Enna e Caltanissetta, sostenendo l’attività di migliaia di imprenditori agricoli e garantendo sviluppo economico a un’area che comprende i comuni di Piazza Armerina, Barrafranca e Mazzarino.
«Restituire piena funzionalità alla diga Olivo – spiega l’assessore Colianni – significa garantire una risorsa idrica adeguata e affidabile agli agricoltori di Enna e Caltanissetta, territori di eccellenza del comparto primario siciliano. La regione sta investendo fondi per circa 7,2 milioni di euro per la manutenzione delle nostre dighe, ben oltre la media degli anni passati».

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