Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria, e Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia, hanno espresso un duro giudizio sull’opera definendola inutile, costosa e dannosa, che distoglie risorse e attenzione dalle vere urgenze del Sud”. Legambiente, presente al corteo dei no sul ponte,. denuncia da anni, anche attraverso il rapporto Pendolaria, l’arretratezza del sistema di trasporti regionali e locali in Sicilia e Calabria, dove persistono treni diesel su linee a binario unico e non elettrificate. L’associazione evidenzia come sia stato abbandonato il potenziamento dei servizi essenziali, come l’acquisto di traghetti Ro-Ro per velocizzare l’imbarco dei treni e il rinnovamento della flotta navale, i cui fondi, già previsti, sarebbero “scomparsi”.
La critica di Legambiente si estende anche all’aspetto amministrativo e progettuale, rafforzata dalla recente posizione della Corte dei Conti, che ha ricusato il visto alla delibera CIPESS
Legambiente critica duramente i presidenti Schifani e Occhiuto, che si richiamano alla “tutela dell’ambiente come valore non negoziabile”, pur sostenendo un progetto che, a detta dell’associazione, viola le direttive ambientali europee. L’associazione chiede loro di ritirare ogni sostegno al Ponte e di indirizzare gli sforzi regionali verso politiche realmente sostenibili.
Di parere opposto il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri che ha definito il Ponte sullo Stretto un'”opera necessaria”. Riconoscendo le complessità, ha affermato che “i vantaggi sono notevolmente superiori rispetto ai problemi”, in nome della “maggiore rapidità dei collegamenti, a favore dei commerci, delle dorsali europee”.
“La Uil Sicilia chiede atti concreti, trasparenza e un confronto sulle priorità del territorio. “Serve un vero piano di reindustrializzazione – ha ribadito Luisella Lionti – capace di attrarre investimenti, tutelare i lavoratori, rilanciare i poli strategici e bloccare la desertificazione industriale che minaccia la nostra economia”. “
