Arrivava direttamente dalla Calabria la cocaina che poi veniva venduta a Catania: è quanto emerso con l’operazione Devozione della Polizia di Stato che ha portato all’arresto di 13 persone a vario titolo indagate e con differenti profili di responsabilità dei delitti di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, detenzione e porto di armi da fuoco, spaccio di droga.
Le indagini – avviate nel giugno del 2020 – hanno messo in evidenza come fossero 2 i gruppi dediti al narcotraffico: uno era gestito da Carmelo Scilio, noto come “aricchiazza”, il quale – nonostante fosse agli arresti domiciliari – gestiva lo stesso un florido traffico di cocaina con contatti calabresi “importanti”.
Osservando l’abitazione di Scilio gli inquirenti si sono accorti di alcune anomalie. Portato in carcere nel luglio 2020, le indagini si sono concentrate su chi riforniva la droga, una cellula che riforniva dalla Calabria Scilio: a gestire ciò un uomo calabrese che si era trasferito a Catania e che aveva la base operativa a San Giovanni Galermo creando una vera e propria cellula calabrese.
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ANTONIO SFAMEMI
La droga viaggiava all’interno di auto dove erano stati ricavati vani occulti. L’arresto di un corriere ha permesso di delineare altri aspetti del gruppo.
E ha portato il gruppo criminale a cambiare il metodo di trasporto utilizzando autoarticolati che arrivavano nel quartiere di San Giorgio dove venne creata la nuova base operativa.
Importanti le immagini acquisite da alcune telecamere piazzate dalla polizia che hanno immortalato la consegna della cocaina: in sei mesi sono stati documentati 20 trasporti e consegne di grossi quantitativi di droga.
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MARCO ALLETTO
Dirigente Sezione Antidroga Polizia Catania
Sequestrati grazie all’operazione 11 kg di cocaina, una pistola e la somma di 90.300 euro, somma murata in una parete dell’abitazione del capo clan.
Oltre ai 13 arresti, è in corso la notifica di avviso conclusioni indagini ad altri 16 soggetti
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BELLASSAI