MODICA - TEATROTERAPIA CON “LE CITTA’ POSSIBILI”

di Veronica Puglisi
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Suggestioni, desideri, speranze, Sono gli elementi dello spettacolo “Le città possibili” andato in scena nell’anfiteatro di San giuseppe U Timpuni a Modica, adattamento de “Le città invisibili” di Italo Calvino. Dieci i ragazzi che hanno partecipato allo spettacolo, guidati dal Professore Giovanni Peligra in veste di regista e conduttore e alla presenza di un pubblico partecipe e attento. L’evento culturale è frutto del laboratorio dell’Unità Operativa Complessa di Psichiatria di Modica, durato tre mesi, portato avanti dal servizio di pschiatria di Modica con la sociologa Alessandra Barone, la terapista Elisabetta Rizza, la psicologa tirocinante Maria Teresa Aprile. L’occasione per sperimentare nuovi ruoli e nuove identità sociali, di aprirsi al diverso da sé, di dare voce a storie di vita attraverso espressioni corporee e gestualità. “Le suggestioni di cui è ricco il visionario libro di Calvino – ha sottolineato il regista – hanno costituito la materia su cui il gruppo degli attori ha cercato di imprimere una forma comunicativa ed estetica, partendo dai loro vissuti personali e dal loro bagaglio di paure e desideri, delusioni e speranze. Per la sociologa Alessandra Barone salute mentale è fare cose che ci piacciono, che ci fanno entrare in relazione con chi ci sta attorno, che ci fanno sentire parte del mondo con i nostri ruoli e la nostra identità personale e sociale. Da 10 anni facciamo teatro con gli stessi obiettivi recuperare autonomie, riscoprire capacità , divertirsi ma anche offrire suggestioni e riflessioni al pubblico per coniugare due mondi tanto distanti come la sanità e la cultura.

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