STRAGE DI VIA D'AMELIO - LA FIACCOLATA,”DROGA E’ MAFIA”

di Viviana Sammito
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Ad aprire la fiaccolata da piazza vittorio veneto fino a via Mariano d’Amelio, luogo della strage, a Palermo la celebre frase di paolo borsellino: “Mi uccideranno ma non sarà una vendetta della mafia, la mafia non si vendica. Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri.” Palermo si è mobilitata per partecipare al corto antimafia e in ricordo dei giudici uccisi da Cosa nostra, nell’ambito del 32 anniversario delle stragi, in particolare ieri è stata commemorata quella di via d’amelio. In testa arianna meloni, sorella della premier, responsabile della segreteria politica di Fratelli d’Italia, con la presidente della commissione Antimafia Chiara Colosimo, il ministro dello Sport Andrea Abodi, il sottosegretario di Stato alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove e i parlamentari di FdI Raoul Russo e Giovanni Donzelli. Per il 28° anno consecutivo, i movimenti della giovane destra palermitana hanno promosso, insieme al “Forum XIX Luglio”, la tradizionale Fiaccolata in memoria di Paolo Borsellino e gli agenti della scorta. A ideare questa manifestazione furono il Fronte della gioventù e il Fuan di Palermo nel 1996. I giovani hanno puntato il focus sul pericoloso uso della droga: “”Droga è mafia, è morte”. Un argomento su cui ha parlato molto anche l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, durante il Festino di Santa Rosalia, contro il dilagante uso di droghe da parte dei giovani. Diffusione soprattutto del crack, pericolosissima droga che sta devastando tanti ragazzi portandoli anche alla morte. “La droga – è stato ribadito durante il corteo- ha un duplice aspetto. È mafia perché le cosche si arricchiscono senza scrupoli distruggendo la vita di giovani e famiglie. È morte perché questo è l’epilogo di una lunga dipendenza. Non esistono droghe buone. Fu proprio Borsellino, in vita, a scagliarsi contro qualsiasi ipotesi di legalizzazione della droga. In questo 19 luglio vogliamo ribadire il nostro impegno nella lotta a qualsiasi forma di droga”. “Il governo Meloni, fin dal suo insediamento – ha dichiarato all’ansa il parlamentare Donzelli – ha fatto della lotta alla mafia uno dei punti principali del suo programma a partire dalla conferma del carcere ostativo e del 41 bis, il carcere duro. Continuiamo a fare battaglie per la legalità come dimostra il caso Caivano. Questa è una fiaccolata per ricordare Paolo Borsellino. Non è una passerella. Non ci sono simboli di partito”.

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