STRAGE DI VIA D'AMELIO - LA BARBERA ERA A LIBRO PAGA DEI MADONIA

di autore
90 visite

“Arnaldo La Barbera era a libro paga dei Madonia”. Lo ha detto il pm Maurizio Bonaccorso nella sua requisitoria, ripresa questo pomeriggio, nel corso del processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio che si celebra a Caltanissetta dinanzi alla Corte d’Appello. Bonaccorso già questa mattina aveva parlato di finanziamenti all’ex capo della Squadra Mobile da parte del Sisde. “La Barbera – ha continuato Bonaccorso – aveva un tenore di vita altissimo. Abbiamo accertato che versava continuamente soldi sul suo conto corrente. In un anno circa 100 milioni di lire. Difficile credere che si potesse trattare di trasferte. Quello che è significativo sono le modalità in cui questo contante viene versato. Nel ’91 c’è un solo versamento di 8 milioni di lire, nel ’92 questa persona di colpo comincia a fare versamenti continui per importi davvero consistenti”. Sui rapporti tra La Barbera e la mafia il pm ha richiamato un episodio raccontato nel corso del processo da parte del collaboratore di giustizia Vito Galatolo. “Vicolo Pipitone – dice il pm – era il luogo dove si sono fatti i più importanti summit di mafia. Da là partivano anche i commando per uccidere. Galatolo ci ha detto che vide Arnaldo La Barbera entrare in vicolo Pipitone per incontrare suo zio Pino Galatolo che in quel periodo era ai domiciliari, e quindi non poteva uscire”. Ulteriori elementi che confermano quanto dal PM affermato stamattina e cioè che La Barbera era il “ponte tra due mondi, quello di Cosa Nostra e quello dei servizi deviati, entrambi interessati al mancato accertamento della verità sulla strage di via D’Amelio”. Il Pubblico Ministero si è, infine, soffermato sul tema dell’agenda rossa, quella nel quale Borsellino annotava le proprie riflessioni sulla strage di Capaci nella speranza di essere sentito a Caltanissetta”. La mattina del 19 luglio 1992 il giudice l’aveva portata con sè dentro una borsa, ma non è stata più trovata, quindi qualcuno se n’è appropriato. “E non è qualcuno di Cosa Nostra – ha aggiunto – perchè non è pensabile che sulla scena della strage ci fossero dei mafiosi intervenuti per appropriarsi dell’agenda rossa. Altro dato è che la borsa ricompare nella stanza di Arnaldo La Barbera a mesi di distanza, in maniera irrituale”.

SEGUICI SUI SOCIAL

©2022 Video Mediterraneo – Powered by Rubidia. Tutti i diritti riservati | R.V.M. Srl – S.S. 115 Km 339,500 – Modica (RG) | P.Iva 00857190888.