CARO VOLI - “I SICILIANI NON HANNO AGEVOLAZIONI”

di Sarah Donzuso
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Finalmente arrivano le ferie: è il pensiero che fanno in tanti e in tanti nei giorni di riposo magari pensano a fare una viaggio e considerando che la Sicilia anche per questo agosto 2024 è tra le mete preferite, scelgono proprio l’isola. E cosi si cercano le strutture più belle, i luoghi più suggestivi e – considerando il poco tempo a disposizione che spesso si ha – si opta per un viaggio in aereo.
Via alla ricerca che però fornisce già le prime amare sorprese: da Milano, da uno dei tre aeroporti, per arrivare a Catania e da qui ripartire, ci vogliono più di 200€ a persona. Se si parte da Firenze? Circa 350 euro. Bologna? Più di 200, in qualche caso anche quasi 300 in base agli orari che si scelgono.
E potremmo continuare cosi.
Il turista decide lo stesso di fare un sacrifico per queste vacanze. Certo è però che si dovrebbe intervenire per calmierare i prezzi, soprattutto se a far rientro in sicilia sono siciliani che vivono e lavorano fuori. Ecco perché è intervenuto ancora una volta il Codacons che, seppur apprezza il voucher messo a disposizione dalla regione, ritiene che come misura sia insufficiente e chiede che non si speculi più sulla pelle dei viaggiatori.

Int codacons

Ma c’è solo il problema del caro voli?
No. Il turista deve tenere in conto un’altra variante: l’Etna. Perché l’aeroporto di Catania deve sottostare agli umori del vulcano. Che si fa? I voli possono essere cancellati, subire ritardo aspettando la riapertura degli spazi aerei o essere riprotetti su altri scali. Insomma, una odissea a volte arrivare in sicilia tra ritardi, costi esagerati, qualche disservizio

Int gente

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