Ennesimo rinvio. Le elezioni di secondo livello per formare gli organismi di Liberi consorzi e Città metropolitane slittano nuovamente, questa volta alla primavera del 2025. Lo prevede un emendamento presentato dal centrodestra agganciato al ddl urbanistica e votato ieri sera all’Ars. Tanti, oggi, i commenti e le prese di posizione. E come sempre c’è chi esulta e chi critica. “Ennesima proroga ed ennesima farsa in scena all’Ars” commenta il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca. “Ancora una volta – continua – l’egoismo del centro destra è più forte degli interessi dei siciliani. Le spaccature all’interno della maggioranza hanno di nuovo la meglio su tutto e condizionano qualsiasi scelta di questo inconcludente governo che sta riuscendo a far rimpiangere perfino Musumeci e i suoi assessori”. Il deputato della DC Ignazio Abbate specifica che è stato comunque fissato un limite temporale: dal 6 al 27 aprile 2025, con un termine ultimo che non dovrà comunque superare il 30 giugno.
IGNAZIO ABBATE Deputato Regionale
Di tutt’altro avviso l’on. Nello Dipasquale del PD. “A destra non ci pensano nemmeno per scherzo a concedere le elezioni perché si priverebbero della possibilità di nominare commissari”. Ecco uno stralcio del suo intervento in aula.
NELLO DIPASQUALE Deputato Regionale
Anche Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Ars, è critico e parla di “Un’ennesima presa in giro per i cittadini e le istituzioni. Le elezioni nelle ex Province sono diventate la tela di Penelope del centrodestra: di giorno le indicono, di notte le rinviano”. Al momento della votazione i deputati del gruppo Pd e delle altre forze di opposizione hanno esposto a Sala d’Ercole cartelli con la scritta “Vergogna”.
EX PROVINCE - LE REAZIONI AL RINVIO DELLE ELEZIONI
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