Nel giorno in cui Modica ricorda la terribile alluvione avvenuta il 26 settembre del 1902, urge una riflessione sulle misure che i comuni adottano per prevenire gli effetti del maltempo e del cambiamento climatico. I territori si trovano ad affrontare allagamenti, esondazioni di torrenti, frane per le piogge oramai copiose e insistenti. Colpevoli la mancata pulizia degli alvei di fiumi e torrenti con la presenza di detriti e vegetazione, la siccità sempre più frequente che amplifica la problematica per non parlare dell’elevata antropizzazione. Urge una riflessione per evitare che tragedie simili si ripetano seminando morte e distruzione come purtroppo accade in altre città italiane in Emilia Romangna, nelle Marche in Toscana. Il ricordo di quello che è stato serva da monito, la notte del 26 settembre di 122 anni fa Modica subì nel suo cuore una tragedia mai dimenticata come scrive il Sindaco di Modica Maria Monisteri. Nel giro di poche ore a causa delle piogge incessanti, le abitazioni e le attività economiche del centro storico furono spazzate via dall’ondata di acqua. Un’enorme tragedia che causò la morte di 112 persone.nEL RICORDO DI chi morì in quel disastro per la memoria di chi la visse, in onore di chi seppe risollevarsi ricordaimo quel 26 settembre tenimaolo fisso nella nostra memoria, scrive il primo cittadino. In memoria di quanto accaduto e nella speranza che la memoria serva monito domenica 29 settembre si terrà una messa nella chiesa collegiata di Santa maria di Betlem in memoria delle vittime.
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