Eccesso di aggiudicazioni senza gara in Sicilia. La battaglia dell’Ance compie un ulteriore passo in avanti sulla trasparenza e la correttezza negli appalti pubblici. L’Autorità nazionale anticorruzione ha accolto la segnalazione con cui l’Ance Sicilia ha contestato il criterio dell’offerta al minor prezzo, adottato dall’Università degli studi di Catania per aggiudicare la gara d’appalto da 19,1 milioni relativa al ‘Centro ospedaliero a polo didattico universitario padiglioni 14, 17 e 19 dell’ex ospedale Vittorio Emanuele’. E’ stato deliberato che il criterio del minor prezzo adottato in questa procedura di gara, che è riferita a lavori di importo superiore alla soglia comunitaria, non è conforme al nuovo Codice dei contratti pubblici. Ance Sicilia nella segnalazione che ha rivolto all’Anac ha sostenuto di non ritenere comprensibili le ragioni per le quali la stazione appaltante abbia inteso utilizzare il criterio del minor prezzo, né la motivazione riportata in ordine alla scelta effettuata, stante l’assenza di presupposti di legge volti a legittimare il criterio del minor prezzo. Per questo motivo Ance Sicilia, riporta l’adnkronos, ha invitato la stazione appaltante ad annullare o a rettificare il bando di gara nelle parti oggetto di censura. “Invito che non è stato accolto dall’Ateneo”, precisano da Ance Sicilia. La delibera dell’Anac che ha accolto la tesi dell’Ance Sicilia vale, comunque, per tutte le stazioni appaltanti sull’intero territorio nazionale. Della delicata situazione delle procedure di gara in Sicilia, con i dati relativi al primo semestre 2024, parlerà anche Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia, nel corso dell’audizione convocata per mercoledì prossimo, 6 novembre dal presidente della commissione Antimafia dell’Ars, Antonello Cracolici, per un approfondimento a seguito della denuncia di Ance Sicilia circa l’eccesso di aggiudicazioni senza gara.
APPALTI PUBBLICI - ALTRO PASSO IN AVANTI PER ANCE
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