Palazzo d’Orléans ha avviato la procedura di revoca del subcommissario per il risanamento della baraccopoli della Città di Messina, Marcello Scurria. La decisione è stata assunta a seguito di “specifiche criticità” riscontrate nella gestione delle funzioni affidate che hanno fatto venir meno il rapporto fiduciario con il presidente della Regione, Schifani, che lo ha nominato. Palazzo d’Orléans ha dato sette giorni di tempo all’avvocato Scurria per presentare le proprie controdeduzioni, all’esito delle quali verranno valutati i provvedimenti più idonei da adottare. Sulla vicenda è intervenuto Antonio De Luca, capogruppo all’Ars del Movimento 5 Stelle. “Il governo regionale aveva sempre vantato i risultati ottenuti sul fronte dello sbaraccamento tramite la gestione del sub commissario Scurria – dice – e che quanto accaduto evidenzia una spaccatura a livello politico fra Schifani e la sottosegretaria Matilde Siracusano, entrambi di Forza Italia. Proprio Siracusano, infatti, è l’artefice della norma che ha creato questa struttura commissariale – aggiunge – e posto la guida in capo al presidente della Regione. Ricordo che in quel periodo l’amministrazione comunale non nascose il proprio disappunto, rivendicando per sé quel ruolo che però fu assegnato a Schifani che poi delegò Scurria. Oggi, forse, in virtù delle recenti intese e del ritrovato amore tra Schifani e il leader di riferimento del sindaco, quella posizione viene rimessa in gioco attraverso il siluramento di Scurria e l’isolamento della sottosegretaria Siracusano che pare essere stata mantenuta all’oscuro della manovra. Quindi o Scurria non ha raggiunto i risultati elencati durante l’incontro in prefettura il 16 novembre scorso, o c’è qualcosa di veramente opaco nel provvedimento che prelude alla rimozione del delegato di Schifani”.
MESSINA - BARACCOPOLI, REVOCATO SUBCOMMISSARIO
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