E’ stata sgominata un’associazione dedita al traffico di essere umani che dietro compensi in denaro da parte dei migranti, organizzava traversate in mare a bordo di gommoni, dalle coste tunisine a quelle siciliane. Con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravata anche dalla disponibilità di armi i carabinieri della Compagnia di Patti, nel messinese, con il supporto dei militari dei reparti del Comando provinciale di Trapani, hanno eseguito un decreto di fermo nei confronti di cinque a carico di cittadini tunisini di età compresa fra i 25 ai 42 anni, alcuni dei quali vivono tra Capo d’Orlando e Patti. Il provvedimento, emesso dalla Procura distrettuale di Messina sussistendo il pericolo di fuga, è stato eseguito a Patti e a Castelvetrano. I cinque sono accusati anche di uno sbarco di migranti avvenuto la sera dello scorso 12 giugno sulla costa trapanese. I 20 migranti sbarcati, di nazionalità tunisina, tra cui 2 donne e 5 minori, sono stati soccorsi e trasferiti 20 nel Cpr di Trapani. L’indagine, rifersice la procura, ha consentito di delineare gli assetti e la ripartizione organizzativa dei ruoli dei singoli componenti dell’associazione criminale, risultata avere anche la disponibilità di armi. Tra gli indagati c’è anche un tunisino, presunto scafista, che il 9 marzo scorso era evaso dal carcere di Barcellona Pozzo di Gotto. L’indagine, coordinata dalla Procura di Messina, ha permesso di documentare l’esistenza di “un’associazione per delinquere, stabilmente dedita alla commissione di una serie indeterminata di reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.
IL CAPITANO GIUSEPPE RINELLA
COMANDANTE COMPAGNIA DI PATTI
MESSINA - TRAFFICO ESSERI UMANI: 5 FERMI
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