10 Novembre 2024

PORTICELLO - BAYESIAN, PER LYNCH CERTO L’ANNEGAMENTO

di Veronica Puglisi
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Confermata la morte per annegamento per il magnate britannico Mike Lynch, tra le sette vittime dello yacht affondato il 19 agosto al largo di Porticello. Per le altre sei vittime non si può escludere l’ipotesi, già circolata a margine delle indagini italiane della procura di Termini Imerese, di una fine causata da possibile soffocamento. E’ quanto riporta l’Ansa e diffuso dagli inquirenti britannici, nell’udienza di apertura di un’inchiesta parallela a quella italiana avviata nel Regno Unito. Sulla base dei primi risultati dell’autopsia condotta in Italia su Lynch, il coroner NAigel ParslIy ha detto di essere al momento in grado di stabilire – almeno come conclusione legale “provvisoria” – che lo stesso magnate morì affogato (al pari dello chef di bordo, unico membro dell’equipaggio perito nel disastro). Le cause del decesso di cinque dei suoi ospiti restano invece ancora da chiarire dato l’esito ritenuto non probante dei primi esami post mortem. Esami che non permettono evidentemente di escludere nel loro caso un’asfissia, l’ipotesi è che alcuni degli ospiti a bordo potrebbero essere sopravvissuti inizialmente all’affondamento dello scafo, grazie a una qualche bolla d’aria, salvo restare intrappolati nelle loro cabine. Mike Brown, sovrintendente detective della Suffolk (SAFFILC) Police nella sua testimonianza odierna in udienza, riporta l’ansa, ha precisato che l’orario di morte presunta di Lynch coincide con quello di sua figlia e dei coniugi Bloomer: per tutti attorno alle 5 del mattino. Intanto dalle foto scattate al veliero dal capitano della Sir Robert Baden Powell emerge che il portellone dell’imbarcazione era chiuso. “Nel corso della tempesta, dice Borner, ho visto un fulmine in direzione della barca, seguito da una sorta di grande triangolo nero che non saprei spiegare. Qualche istante dopo la barca è sparita”. E’ stato lui stesso poi a soccorrere i 15 superstiti del naufragio.

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