Nessuna proposta dei sindacati è stata ascoltata, non si conosce il futuro dello stabilimento Eni Versalis di Ragusa e Priolo Gargallo, la regione siciliana era assente al tavolo al ministero per le imprese ed al made in italy, poi però convoca i vertici eni ma senza invitare le parti sociali. Nel frattempo i sindacati con i lavoratori si sono incontratio in assmeblea perchè si avicina il 31 dicembre: la data che potrà cambiare il futuro dell’industria italiana con le operazioni di decomissioning, di disattivazione degli impianti annunciate. Per Filippo Scollo, segretario della filctem cgil di ragusa, intanto l’ipotesi da conseiderare è solo una:
Il piano presentato da Eni per lo stabilimento di Ragusa prevede progetti che si svilupperebbero su
quattro principali versanti:
1. Centro di competenza con presidio dedicato ad attività centralizzate in ambito safety e
maintenance nel circuito Eni;
2. Iniziative agro-industriali, quali agri hub e spremitura di olio per bioraffineria;
3. Acceleratore di infrastrutture fisiche e digitali;
4. Unità di ricerca sul riciclo chimico e meccanico, con laboratori e impianti pilota.
Questi progetti di riconversione sono privi di un cronoprogramma chiaro,