È quasi unanime il coro di disappunto rispetto a quanto accaduto giovedì all’aeroporto di Catania con la chiusura della pista, disposta da Enac e Enav, per qualche ora a causa della presenza di una gru nel cantiere Rfi limitrofo proprio alla pista, gru che si è rotta e che – secondo quanto comunicato – avrebbe potuto creare difficoltà agli aerei nelle fasi di atterraggio e decollo.
Il deputato di Sud chiama Nord Giuseppe Lombardo chiede un confronto urgente in IV commissione ARS, confronto con l’assessore regionale alle infrastrutture Aricò, con i vertici SAC e con i responsabili del cantiere Rfi: serve – ha dichiarato – “un approfondimento sulle cause, sulle misure adottate e sulle eventuali azioni di prevenzione future, al fine di garantire la sicurezza e la regolarità del traffico aereo nella nostra regione”.
Proprio l’assessore regionale alle infrastrutture Aricò, sottolineando che ci si farà sentire con i vertici Rfi, aveva parlato di situazione inammissibile per il primo aeroporto dell’isola.
Cosa verrà detto in IV commissione lo scopriremo ma sicuramente l’amministratore delegato di SAC Nico Torrisi ribadirà quanto ha scritto ieri in un lungo post su Facebook in cui
si è scusato per i disagi, “pur indipendenti dalla nostra volontà” scrive nella nota e ha ricordato che i lavori di RFI sono importanti perché si stanno occupando dell’interramento della linea ferrata, lavori legati all’allargamento della pista. Migliorare l’aeroporto di Catania significa, scrive Torrisi, far crescere tutto il territorio. L’ad di SAC poi ricorda gli interventi fatti e quelli da fare per migliorare l’aeroporto di Catania.
Ma intanto questo nuovo stop, anche se solo di qualche ora, ha creato disagi e la sicilia – che è profondamente legata agli spostamenti in aereo – ha bisogno di soluzioni alternative