“Il provvedimento sulle concessioni balneari adottato dal consiglio dei ministri non ci soddisfa. Se da un lato, infatti, la continuità delle attuali concessioni fino al 30 settembre del 2027 è positiva, i criteri previsti per il nuovo assetto non tutelano le imprese al momento attive”. Lo si legge in un comunicato di Cna Balneari. “Allungare l’efficacia delle attuali concessioni per tre anni – sottolinea la nota – concede alle amministrazioni competenti e alle imprese un tempo congruo per programmare il futuro di un settore trainante per il turismo e per l’economia”. “Nel provvedimento non ci soddisfa che sia previsto per gli attuali concessionari solo la remunerazione degli investimenti ancora da ammortizzare – scrive la CNA balneari – senza prevedere nulla per gli investimenti effettuati nel corso di una intera vita imprenditoriale, limitandosi a un riconoscimento solo per l’ultimo quinquennio”. “Siamo estremamente preoccupati – conclude la nota – per il futuro delle 30mila imprese balneari, che tanto hanno fatto per qualificare l’offerta turistica, il 70 per cento delle quali micro e piccole imprese, che danno lavoro a ben 300mila addetti anche in aree fortemente disagiate sul versante socio-economico”.
BALNEARI - CNA: “INSODDISFATTI DEL PROVVEDIMENTO”
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