RETI IDRICHE - COLDIRETTI: “IMPIANTI OBSOLETI IN SICILIA”

di Veronica Puglisi
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Non è roseo il quadro presentato da Coldiretti Sicilia sulle reti idriche, alcune mai utilizzate, altre frantumate da anni, altre riparate e non sostituite. A testimoniarlo il dossier presentato a Palermo ed è stato definito la galleria degli orrori che gli agricoltori vedono ogni giorno. Le condutture che dovrebbero portare l’acqua nelle campagne siciliane, scrive l’associazione, costituiscono un catalogo inquietante e mostrano il perché la manutenzione non è adeguata ai servizi richiesti”. “Acqua che si riversa in strada e si disperde sull’asfalto, canali di scolo abbandonati per una situazione – ha detto il presidente Francesco Ferreri – che poteva essere migliorata dalla legge di riforma dei Consorzi di bonifica da cui dipende la manutenzione che in alcuni comprensori è stata fondamentale ed ha ripristinato la distribuzione, ma in altre non è cambiato nulla come nel caso di Trapani dove gli agricoltori devono fare la fila. Speriamo che a settembre, così come promesso dal presidente Schifani – ha aggiunto – la legge sia approvata ma nel caso in cui non dovesse andare in porto qual è il piano B del Governo? Di certo gestire l’acqua in questo modo rappresenta uno smacco perché negli ultimi due anni abbiamo perso un importantissimo potenziale a causa delle infrastrutture carenti e obsolete che vanno ad incidere sull’economia dell’Isola le sulla salute dei cittadini”. Ferreri ha inoltre illustrato il quadro in cui s’inserisce la mobilitazione permanente determinata dalla politica che, ha sostenuto, “toglie fondi all’agricoltura per darli al riarmo”. “Si tratta – ha rimarcato – del cambiamento totale della base fondante dell’Unione Europea e un danno irreversibile per gli agricoltori che avranno meno fondi per investire”.

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