Nata intorno ai 3000 metri di quota, alla base del cratere bocca nuova, l’eruzione sommitale che sta interessando l’Etna sta lasciando tutti a bocca aperta per la sua spettacolarità. Dallo scorso 8 febbraio – quando è iniziato tutto – adesso, La colata avanza lentamente in direzione Sud-Ovest, attestandosi intorno a 1.800 metri di quota e non rappresenta alcun pericolo per i paesi etnei.
Intanto però cade cenere nei paesi etnei e ieri anche un po’ a Catania: una nube lavica, infatti, è visibile dalla zona sommitale e si espande, sospinta dal vento ad alta quota, in direzione Sud-Est
Int
Intanto arrivano anche delle ordinanze da parte dei primi cittadini: il sindaco di Adrano Fabio Mancuso ne ha firmata una che vieta l’avvicinamento al fronte lavico e alle quote sommitali. Questo perché, ha scritto Mancuso anche in un post su Facebook, la colata lavica ha percorso diversa distanza, e al momento interessa il territorio di Adrano presso la località del Rifugio “Galvarina”.
Con l’ordinanza firmata dal sindaco di Biancavilla Antonio Bonanno è stato posto il divieto di accesso alla quota 2000 s.l.m. e comunque non oltre una distanza
minima di 500 metri dal fronte lavico o dai bordi della colata, se non accompagnati dalle Guide Alpine o Vulcanologiche.
Questo anche perché la zona potrebbe essere soggetta a esplosioni
Int
Tanti i curiosi che si avventurano
La Protezione civile regionale ieri ha attivato quattro sue associazioni di volontariato, da Belpasso, Ragalna, Nicolosi e Adrano per dare assistenza alla popolazione e per indurre gli automobilisti a non percorrere le strade già intasate.
Ieri sera il corpo forestale regionale ha soccorso quattro infortunati, nessun caso grave.