ETNA - LE POLEMICHE ALL’INDOMANI DELL’ERUZIONE

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“Abbiamo corso un grave pericolo”. Così, all’indomani della violenta attività esplosiva sull’Etna, il sindaco di Belpasso, Carlo Caputo, che aggiunge: “Il sistema di preavviso Etnas ha funzionato, ma a cosa serve se poi non si prendono provvedimenti?”. Il sindaco fa sapere che il sistema di allerta della protezione civile ha fatto partire l’avviso alle 5.30 del mattino per comunicare l’altissima probabilità di un accadimento, quindi – chiede – perché si è consentito di portare turisti in quota?”. Per Caputo solo per fortuna non ci sono state vittime, ma non si può contare sempre sul caso. Serve una forte presa di coscienza sui rischi e bisogna interdire il perimetro individuato dalla Protezione civile, quando necessario senza pensare al denaro. Le autorità competenti – conclude il sindaco di Belpasso – devono adottare misure più incisive per garantire la sicurezza della popolazione e dei visitatori, anteponendo la tutela della vita umana a qualsiasi altra considerazione. Porterò io stesso la situazione all’attenzione del nuovo prefetto di Catania”. Si è sentito chiamato in causa da Caputo, Francesco Russo Morosoli, patron di Funivia dell’Etna, a proposito della presenza di escursionisti durante l’eruzione dell’Etna, e replica così: “A Etna Sud abbiamo rispettato i divieti e cancellato le escursioni ad alta quota. A Etna Nord, invece, si è scatenato il panico con turisti in fuga, abbandonati da guide improvvisate. Le istituzioni devono intervenire per porre un freno all’anarchia crescente nel versante Nord del vulcano. Le regole – conclude – valgono per tutti”. Ma le guide vulcanologiche di Etna Nord si difendono da questo doppio attacco. “I nostri gruppi si trovavano a distanza di sicurezza, in punti ideali per osservare l’evento in tranquillità, sempre sotto la guida di personale esperto. Alcune immagini possono impressionare, ma spesso la prospettiva inganna” scrivono sui social. “Abbiamo valutato in tempo reale la situazione e adottato tutte le misure necessarie”. Su quanto accaduto ieri mattina, infine, si registra anche il monito del vulcanologo dell’Ingv di Catania, Boris Behncke, che scrive: “L’Etna è spesso considerato un vulcano ‘gentile’ e ‘non-esplosivo’, la cui attività è caratterizzata principalmente dall’emissione di colate di lava. Invece è estremamente versatile. Quello di ieri, spiega, è stato “un parossismo come tanti altri, solo che è avvenuto in condizioni di visibilità eccezionali. L’Etna – conclude l’esperto – non è affatto un vulcano ‘buono’, ma un vulcano molto attivo”.

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