Sulle elezioni provinciali, lancia degli interrogativi il SIndaco di Ragusa Peppe Cassì, “La Regione Sicilia ha, dice cassì, disapplicato la Delrio: da oltre 10 anni i liberi consorzi, nome che in Sicilia è stato attribuito alle Province, sono governati da Commissari scelti dai governi regionali che si sono succeduti. In Sicilia, anziché procedere per votazioni si va avanti per nomine. La Corte Costituzionale si è espressa duramente contro i reiterati rinvii delle elezioni di secondo livello in Sicilia, usando parole trancianti contro la pratica dei commissariamenti regionali. In dispregio assoluto del superiore pronunciamento, sembra ora che la Regione si stia risolvendo per un ulteriore rinvio. Se così fosse, ha detto ancora il Sindaco di Ragusa, la democrazia in Sicilia rimarrebbe ancora di fatto sospesa. Impedire il voto, impedire agli enti di area vasta di eleggere autonomamente i propri rappresentanti è un atto eversivo, perché mette di fatto in discussione ciò in cui si sostanzia ogni democrazia. La paura di affrontare le elezioni e la scelta scellerata di impedirle sono elementi distintivi dei regimi illiberali. A questo ci vogliamo ridurre? Il cittadino che non osserva un provvedimento dell’Autorità commette un reato ed è punibile secondo il codice penale. La legge non vale per i governanti?” conclude la nota a firma del Sindaco di ragusa Peppe Cassì.
EX PROVINCE - DA RAGUSA IL MONITO DEL SINDACO
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