CASTELDACCIA - DDL PER FAMIGLIE VITTIME STRAGE

di Katjuscia Carpentieri
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Estendere i benefici già previsti dalla legge del 1999 sui familiari delle vittime innocenti di mafia anche ai familiari della strage di Casteldaccia, è quanto chiede il presidente della commissione attività produttive dell’Ars Gaspare Vitrano presentando un DDL all’Ars.
In particolare, il DDL prevede che l’amministrazione regionale, gli enti locali, le aziende sanitarie locali e gli enti o gli istituti dagli stessi vigilati sono tenuti, a richiesta, ad assumere nei propri ruoli, anche in soprannumero, per chiamata diretta e personale e con qualifica corrispondente al titolo di studio posseduto, in assenza di attività lavorativa autonoma o di rapporto di lavoro dipendente, il coniuge superstite, la vittima sopravvissuta, i genitori, il convivente e gli orfani delle vittime.

Intanto ci sono altri due nomi iscritti nel registro degli indagati Giovanni Anselmo amministratori unico di Tek e Gaetano Rotolo direttore e responsabile della sicurezza di Amap che vanno ad aggiungersi a Nicolò Di Salvo i reati ipotizzati sono omicidio colposo plurimo e lesioni gravissime
Al centro dell’indagine, oltre alla catena degli appalti, il rispetto delle misure di sicurezza: i primi accertamenti hanno rivelato che le vittime non sarebbero dovute scendere all’interno dell’impianto e che non indossavano le protezioni. A uccidere i 5 operai è stato il gas sprigionato dai liquami. L’indagine è coordinata dalla Procura di Termini Imerese e condotto la Squadra Mobile di Palermo.

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