La nave Mare Jonio della Ong Mediterranea Saving Humans è stata posta in fermo amministrativo, in seguito ai controlli effettuati ieri dagli ispettori della Capitaneria di porto avvenuti a Trapani, dove è ormeggiata l’imbarcazione. “Siamo in stato di fermo e abbiamo un ordine, impartito dal ministero dei Trasporti, di sbarcare, immediatamente, i mezzi di soccorso, pena la perdita dell’idoneità di navigazione”, specifica il capo missione della Ong Mediterranea Saving Humans, Luca Casarini, che ha convocato una conferenza stampa in corso a Trapani.
Le ispezioni “ordinate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che fa capo al ministro Matteo Salvini”, si legge in una nota della Ong, sono state effettuate “nel tentativo di bloccare le missioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo Centrale”, precisa Mediterranea Saving Humans. La Guardia costiera ieri sera, a conclusione delle ispezioni, in una nota, aveva tenuto a precisare che “il team ispettivo specializzato in sicurezza della navigazione”, era stato mandato a bordo per “accertare il mantenimento delle condizioni di sicurezza” in quanto la nave non sarebbe “abilitata alle operazioni di salvataggio”.
“E’ la prima volta nella storia del mare che, a una nave, viene intimato di sbarcare i mezzi di soccorso, piuttosto che imbarcarli. Attrezzature che, è giusto ricordare, hanno salvato più di 2 mila vite. Gli ultimi salvataggi li abbiamo fatti in coordinamento con la Guardia costiera, sono stati loro, l’ultima volta, a chiederci aiuto e a chiederci di usare quei mezzi di soccorso”. dichiara Casarini
“L’ispezione è stata fatta con una squadra speciale, anti Ong. Il sesto reparto della Guardia costiera, capitanata dal capitano Andrea Zaffagnini, che dirige tutte le ispezioni nelle navi della Ong per cercare di salvarle. Noi però siamo una nave che opera da sei anni, una nave che il registro navale indica come nave di soccorso”. continua Casarini, –
Casarini poi si rivolge a Salvini “devi metterti il cuore in pace, noi continueremo ad andare in mare con ogni mezzo possibile per soccorrere chi ha bisogno di aiuto”.
è evidente che dietro questa prescrizione esiste un disegno che noi denunciamo. Non ascolteremo più i mea culpa del governo quando troveremo corpi di donne, uomini e bambini, dopo il prossimo naufragio”. Così invece Laura Marmorale, presidente dell’associazione Mediterranea, intervenendo nel corso della conferenza stampa
TRAPANI - FERMO AMMINISTRATIVO PER “MARE JONIO”
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