ENI VERSALIS - FIRMATA INTESA MA CGIL CHIEDE TEMPO

di Viviana Sammito
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Ecco la firma del protocollo d’intesa che sancisce l’approvazione del piano di riconversione di Eni Versalisi negli stabilimenti di ragusa, Priolo gargallo e brindisi. In quel protocollo però, manca la firma della Cgil perchè ildocuemnto è stato presentato poco prima del vertice che si è tenuto lunedì pomeriggio a Palazzo Piacentini alla presenza del ministro alle imprese al made in italy, adolfo urso e l’impresa. la transizione green è stata sottoscritta da Cisl, Femca Cisl, Uiltec Uil, Ugl e Cisal. Solo Cgil si è riservata di analizzare il testo e firmarlo successivamente.

Per il ministro Urso si è consumata una tappa fondamentale: l’azienda ha assicurato che il piano di trasformazione sarà attuato entro cinque anni e prevede investimenti per oltre 2 miliardi di euro, con una riduzione di circa 1 milione di tonnellate di CO2, pari al 40% delle emissioni di Versalis in Italia. Nello specifico, il piano prevede la ristrutturazione della chimica di base, con la fermata degli impianti di cracking e lo sviluppo delle nuove piattaforme sostenibili della chimica circolare, bio e specializzata. A Brindisi sorgerà invece una gigafactory di accumuli stazionari sviluppato in collaborazione con Seri Industrial SpA. Queste nuove piattaforme tecnologiche garantiranno complessivamente il mantenimento dell’attuale intensità industriale e occupazionale. il Polo di Ragusa – ha commentato soddisfatto il sindaco pepep cassì – si porrà da “ponte” tra Gela e Priolo, da un lato supportando le filiere della bioraffineria e dall’altro sviluppando nuovi business in ambito bio, puntando cosi a valorizzare le competenze tecniche del personale e le peculiarità del territorio. Durante il vertice la regione siciliana, rappresentata dall’asessore regionale all’economia, alessandrp dagnino era molto critica perchè nel piano non era stata sottoscritta alcuna garanzia occupaizonale. “Non si capisce – ha commentato alfio mannino, segrteraio rgeionale cgcil sicilia, come la Regione, a conclusione dell’incontro, si dichiari soddisfatta nonostante non ci siano state modifiche al testo, visto che in precedenza aveva sollevato il tema della mancanza di garanzie occupazionali. L’obiettivo – ha repliato Eni – è garantire il rispetto di tutti gli impegni assunti, inclusi i tempi di realizzazione, la tutela dei livelli occupazionali e l’impatto sulla filiera a valle e sull’indotto.

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