Regole chiare una volta per tutte per le concessioni balneari perché, se la stagione 2024 è salva, il 2025 si prospetta come una grande incognita. Lo dice ai nostri microfoni Ignazio Ragusa, presidente regionale Sib Confcommercio che -annunciando la protesta, o meglio una sensibilizzazione, di venerdì 9 agosto quando gli ombrelloni apriranno con 2 ore di ritardo – ricorda che ancora dal governo Meloni non è arrivata nessuna risposta nè alcuna indicazione su un tema che tra tira e molla si trascina avanti da anni alla luce anche della direttiva europea Bolkestein che è del 2006.
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Servono dunque nuovi bandi con dei principi generali per regolare il sistema delle spiagge perché si rischia il caos, la nascita di contenziosi ma anche che molti stabilimenti non aprano più con un danno economico e lavorativo non indifferente.
Allo stesso tempo – secondo Ragusa – serve anche tutelare chi opera nel settore da anni alla luce anche dell’esperienza maturata
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