PATTI - GIULIANA FARACI POTEVA ESSERE SALVATA?

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Inizialmente, sotto accusa, era finito il sushi. Nelle ore successive l’ipotesi era stata completamente surclassata perchè Giuliana Faraci il pesce lo aveva mangiato, nel corso di una cena, venerdì 19 luglio, con delle amiche in un locale del messinese, ma tutte avevano ordinato la stessa pietanza, cioè un antipasto di frittura mista e spaghetti allo scoglio, e nessuna di loro ha avuto problemi di salute. Giuliana, invece, il lunedì mattina è stata trovata morta nel suo letto e adesso la famiglia chiede di sapere cosa sia successo alla 40enne e si fa strada il dubbio della malasanità. “Se Giuliana fosse stata trattata nel modo giusto dai sanitari forse oggi sarebbe ancora viva. Certo, è un’ipotesi, e sarà l’inchiesta della Procura di Patti ad accertarlo”. A parlare con l’Adnkronos è l’avvocato Salvatore Mancuso, legale della famiglia della donna. Sono due ora i sanitari indagati per omicidio colposo: un medico e un infermiere. Nei giorni scorsi, il medico legale Elvira Ventura Spagnolo, nominato dalla procura di Patti, ha eseguito l’autopsia. I familiari della donna hanno invece nominato il medico legale Nino Bondì come consulente di parte, che ha assistito all’esame autoptico. Giuliana ha iniziato a stare male il pomeriggio successivo alla cena, il sabato, accusando febbre e vomito. La domenica le sue condizioni sono peggiorate, ed è stato chiesto l’intervento dei sanitari del 118, che però non avrebbero ritenuto opportuno, raccontano i familiari, il ricovero. L’indomani la donna è stata trovata senza vita. “L’autopsia ha escluso forme emorragiche, infarto intestinale o aneurisma all’aorta” dice l’avvocato Mancuso, che aggiunge: “Il cuore di Giuliana è stato portato in laboratorio per ulteriori analisi, esami istologici e tossicologici. A nostro avviso l’arresto cardiaco è stato causato dalle mancate cure prestate alla ragazza. E’ possibile che avesse una semplice gastroenterite per cause virali o batteriche, e che non è stata idratata abbastanza e questo ha portato ad un arresto cardiaco. L’idea personale che mi sono fatto – conclude – è che Giuliana abbia avuto uno squilibrio idrolitico, un calo di potassio che non è stato trattato come doveva. Il 118 doveva ospedalizzarla, con il prelievo del sangue avrebbero notato che il potassio era a terra”. Resta da capire, inoltre, se ci sia una correlazione tra la morte e la cena a base di pesce.

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