Si avvicina il 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere, e l’ISTAT rende noti i dati del report sulle vittime di omicidio dello scorso anno. “Per le donne si conferma un quadro stabile, in cui le morti violente avvengono soprattutto nell’ambito della coppia. Nel 2023 è pari allo 0,21 per 100mila donne il tasso delle donne uccise da un partner o un ex partner – un coniuge, un convivente, un fidanzato o un amante – del tutto simile a quello del 2022 (0,20). Mentre per gli uomini, lo stesso tasso è pari a 0,02 per 100mila uomini”. “In particolare – continua il report Istat – sono i partner con cui la donna ha una relazione al momento della morte (coniugi, conviventi, fidanzati) a compiere il maggior numero degli omicidi nella coppia (il 41%), mentre sono il 12,8% gli ex partner e il rischio di essere uccise da un partner non conosce età. Nel 51,5% dei casi le vittime erano donne italiane, straniere nel 68,7%”. Una sezione a parte del report è dedicata ai minori uccisi in ambito familiare e da donne. Nel 2023 sono stati tutti bambini sotto i tre anni e solo in un caso di una tredicenne. Il tasso è praticamente uguale per i maschi e le femmine, solo tra i 14 e i 17 anni, la situazione cambia, e iniziano a vedersi le differenze tra i sessi. Due le ragazze uccise da uomini, un parente e un conoscente; quanto alla morte di cinque maschi, la situazione è più variegata, prevalgono gli omicidi effettuati da sconosciuti, da un parente e un conoscente, comunque tutti di sesso maschile”. “I parenti sono autori anche degli omicidi di persone in età avanzata, ma in questo caso le differenze tra i sessi sono importanti, a svantaggio delle donne, sebbene in misura minore rispetto al 2022.
VIOLENZA SULLE DONNE - I DATI DELL’ISTAT PER L’ANNO 2023
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